Concessioni balneari, Fiba-Confesercenti e Sib-Confcommercio rompono le trattative con il ministro Fitto

fittoLe due associazioni che assieme rappresentano il 95% del settore, Fiba-Confesercenti e Sib-Confcommercio, hanno interrotto ieri sera le trattative con il ministro dei rapporti con le regioni Raffaele Fitto per il rinnovo delle concessioni demaniali. “L’incontro convocato in maniera inusuale e con urgenza dal ministro Fitto con le associazioni delle imprese balneari aveva un solo scopo” spiega Antonio La Torre, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Fiba-Confesercenti “far firmare un documento modificato che metteva la parola fine sulla questione del demanio marittimo. Per questo Fiba e Sib, dopo aver letto il nuovo contenuto del documento, modificato senza consultare le parti, e dopo aver constatato che alcuni articoli risultavano peggiorativi per la categoria, si sono rifiutati di firmare, facendo saltare il tavolo ministeriale delle trattative”.

Purtroppo, aggiunge La Torre, “altre associazioni poco rappresentative erano pronte a firmare il nuovo documento che affossava definitivamente la categoria. Il documento presentato dal Ministro non prendeva in considerazione i punti proposti da Fiba-Confesercenti e Sib-Confcommercio come indispensabili. Si vuole mettere la parola fine all’esperienza delle concessioni balneari a conduzione familiare, aprendo il settore balneare alle grandi industrie straniere: in Abruzzo sono a rischio oltre 700 piccole e medie imprese che sono il front-office del turismo. Torniamo ad appellarci ai parlamentari abruzzesi di entrambi gli schieramenti affinché intervengano presso il governo per fermare questa scelta che umilia la cultura imprenditoriale e la capacità di crescita della nostra economia”.

 

 

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