Debiti sanitari, Masci: “passività segnalate a Redigolo con tempestività”

carlo_masci“Da qualche giorno il dibattito regionale è incentrato sulla gravissima situazione del debito sanitario”. Lo dice in una nota l’assessore regionale al Bilancio Carlo Masci. “L’assessorato al Bilancio” prosegue l’assessore “ha curato la verifica dei debiti pregressi della sanità con il massimo scrupolo, segnalando sempre tutte le anomalie riscontrate ai Commissari ed al tavolo di monitoraggio”.

In particolare, secondo Masci, l’assessorato da lui presieduto, ha segnalato al Commissario Gino Redigolo, sin dal febbraio 2009 (quindi a distanza di un solo mese dall’insediamento dell’attuale governo), l’esistenza delle passività 2004-2005-2006 non conteggiate, comunicate, poi, dallo stesso Redigolo al tavolo di monitoraggio nelle riunioni del 17 febbraio e del 1 aprile 2009. “Il tavolo, come risulta dal verbale 1/4/2009, decise di soprassedere sulla questione” ricorda Masci “sostenendo che si trattava di un problema coperto dal piano di rientro di cui ci si sarebbe occupati al termine del procedimento ‘previa specifica ricognizione’. Oggi, a distanza di 20 mesi da quella data, il Ministero, dopo ulteriori approfondite verifiche ed in concomitanza con interventi che sta predisponendo per finanziare con mutui trentennali le Regioni in Piano di rientro, chiede alla Regione Abruzzo di sanare quella posizione debitoria degli anni 2004-2005-2006 non definita colpevolmente al momento della sottoscrizione del Piano di rientro datato marzo 2007”. Dai documenti e dalla scansione temporale, secondo l’assessore al Bilancio “emergono, senza ombra di dubbio, precise responsabilità che risalgono agli anni 2004-2005-2006, a cui la Giunta Chiodi è assolutamente e indubitabilmente estranea. Così come risulta con altrettanta chiarezza che l’assessorato al Bilancio ha fatto pienamente il suo dovere, scoprendo il debito e comunicandone l’esistenza al tavolo di monitoraggio nelle prime riunioni utili dopo l’insediamento del nuovo governo tra il 17 febbraio e il 1° aprile 2009. “In questi 20 mesi” conclude Masci “nessuno ha potuto contestare il serio, scrupoloso ed efficace lavoro fatto dal Settore Bilancio e chi, incautamente, ci ha provato, ha dovuto precipitosamente fare marcia indietro, smentito clamorosamente dai fatti e dai numeri”.

 

 

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