L’Aquila. Sospeso il termine dei novanta giorni entro cui lo Stato si sarebbe dovuto rivalere su Comuni e Regioni in merito alla sanzione comminata all’Italia dalla Corte di Giustizia Europea sulle discariche abusive.
La Conferenza Unificata Stato-Regioni, infatti, ha dato il via libera alla sospensione dei termini per le sanzioni derivate dalla multa che l’Europa ha comminato all’Italia e in base alla quale si rischia di dover pagare sanzioni pesanti anche per una discarica bonificata da tempo. Sulle problematiche concernenti la procedura di rivalsa a carico delle amministrazioni responsabili delle sanzioni inflitte è intervenuto il Sottosegretario con delega all’Ambiente Mario Mazzocca.
“Un sospiro di sollievo – sostiene il Sottosegretario – per molti Comuni abruzzesi interessati dalla Procedura di infrazione culminata con la condanna dell’Italia sentenziata dalla Corte di Giustizia il lontano 21 ottobre 2012. Le sanzioni, circa 40 milioni di euro in totale per l’Italia, rischiavano di mettere in ginocchio Comuni e Regioni già in forte difficoltà economica”.
La violazione riguarda la normativa in materia di rifiuti (discariche abusive), ai sensi dell’art. 43, comma 9bis, della legge n. 234 del 2012 (economia e finanze – ambiente e tutela del territorio e del mare). In merito alla procedura avviata dal Ministero dell’Economia e Finanze, dunque, in applicazione delle norme sul diritto di rivalsa si è ritenuto di sospendere i termini, ai fini di una valutazione attenta di ogni singola fattispecie e delle responsabilità oggettive degli enti coinvolti. Le Regioni e i Comuni coinvolti avevano manifestato, infatti, la ferma contrarietà rispetto alle determinazioni assunte dal Governo per il tramite del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ritenendole lesive dei propri interessi. La proposta presentata al Governo era di condividere un percorso tecnico al fine di individuare possibili soluzioni condivise, con particolare riferimento all’identificazione di criteri per una equa quantificazione e ripartizione delle sanzioni. Ad esempio, la valutazione caso per caso, secondo la tipologia di situazione (abbandoni, discariche abusive, discariche autorizzate e SIN/non SIN), azioni passate espletate su ciascun sito (interventi effettuati, finanziamenti regionali, procedimenti amministrativi) etc.