“Prendiamo atto dell’impossibilità di interagire con l’Ente” deduce, pertanto, De Angelis “e portiamo a conoscenza la collettività dell’urgenza di una riforma radicale dello strumento del Parco (governance) medesimo affinché simili episodi, in violazione di leggi e regolamenti vari, non abbiano più a ripetersi”.
De Angelis chiede che il Parco possa essere veramente utile e disponibile alle richieste dei cittadini, delle istituzioni e delle associazioni di servizio, per la salvaguardia dell’ambiente e della qualità della vita. “I vecchi carrozzoni della spesa pubblica non servono più a nessuno in periodi di crisi economico-finanziaria come quelli che stiamo vivendo, i più gravi dal 1929” tuona in proposito. “Sicuramente non servono alla tutela dell’ambiente e delle esigenze dei cittadini. Esprimiamo il nostro disagio raccogliendo e facendo nostre tutte le lamentele dei cittadini e delle associazioni che da tempo denunciano la lontananza dell’Ente Parco dalla società civile”.