Pescara. “Un’esperienza di intelligente collaborazione”. Così il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ha definito, l’intesa sottoscritta, questa mattina, tra Regione Abruzzo e Tribunale di Pescara rappresentato dal presidente Angelo Bozza. Un accordo finalizzato ad una collaborazione interistituzionale tra amministrazioni pubbliche per favorire il passaggio di personale regionale, su base volontaria ed attraverso lo strumento del distacco temporaneo, agli uffici giudiziari.
L’iniziativa, avviata circa un anno fa dalla Regione Abruzzo, prima in Italia a creare le premesse per questa importante opportunità formativa, coinvolge tutti i Tribunali abruzzesi. Una best-practise che potrebbe consentire, da un lato, di colmare le scoperture di organico dei Tribunali (in questo caso l’accordo è teso a garantire le coperture distrettuali facenti capo al Tribunale di Pescara) e dall’altro, considerando la nutrita consistenza di personale regionale e l’opportunità formativa presso gli uffici giudiziari abruzzesi, di arricchire il percorso curriculare degli stessi dipendenti regionali.
“Tale iniziativa, – ha ricordato il presidente D?Alfonso -, in assenza di una copertura legislativa specifica ma anche priva di ostacoli legislativi, ha ricevuto l’apprezzamento sia del Ministero della Giustizia che di quello della Funzione Pubblica poiché rientra nell’ottica di una virtuosa collaborazione tra amministrazioni pubbliche. L’auspicio è che possa produrre i frutti desiderati”.
Intanto, il prossimo 17 giugno, la sala consiliare del Comune di Pescara ospiterà un importante evento intitolato “La sicurezza al centro” al quale prenderanno parte, oltre al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Intelligence, Marco Minniti, ed allo stesso presidente D’Alfonso, il vice capo vicario della Polizia, Luigi Savina, il generale dei Carabinieri, Robusto, ed il comandante generale della Guardia di Finanza, Giorgio Toschi.
“L’obiettivo – ha spiegato D’Alfonso – è quello di mettere a sistema le 10 mila telecamere, pubbliche e private, esistenti sul territorio abruzzese, che non hanno mai dialogato tra loro in termini di interconnessione e di tutela della sicurezza dei cittadini”.