“Troppi incarichi per Gianni Chiodi”: le critiche di D’Alessandro (Pd) e la replica di Castiglione

camillo_d_alessandro“Le organizzazioni di categoria ed sindacati solo qualche giorno fa hanno chiesto l’apertura formale del riconoscimento del particolare stato di crisi e l’apertura della Vertenza Abruzzo. Ieri il Presidente di Honda Italia ha rilanciato la necessità che il presidente Gianni Chiodi torni ad occuparsi dell’Abruzzo lasciando i commissariamenti nelle mani di altri. Ma il Presidente che fa? Si avvale della facoltà di non rispondere“. A sostenerlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Camillo D’Alessandro, secondo cui il governatore dovrebbe, al contrario, rendere conto di tutto quel che riguarda l’Abruzzo.

“In una Regione normale” aggiunge “il commissariamento alla sanità potrebbe essere affidato all’assessore alla sanità. Oppure materie come quella dei rifiuti dovrebbero essere seguite da un assessore, sempre in una Regione normale. Così oltre ai due commissariamenti, sanità e terremoto, il presidente Chiodi dovrebbe occuparsi inoltre  di ambiente, rifiuti, energia. Non  solo. Chiodi  si è lasciato queste piccole altre deleghe: Politiche regionali di cooperazione interistituzionale, affari della Giunta Regionale, Attività internazionali, Legislativo, Coordinamento e supporto, Affari generali e Bura, Attività di collegamento con Ue a Bruxelles, Delegazione di Roma, Coordinamento di attività di promozione all’estero, Programmazione e sviluppo, Politiche nazionali per lo sviluppo, Pianificazione Territoriale, Programmi complessi nazionali e regionali delle Aree urbane, Politica energetica, Qualità dell’area e SINA, Tutela, valorizzazione del paesaggio e valutazione ambientale, Conservazione della natura e Ape, Assistenza legale,consulenza e attività amministrative per l’ambiente e il territorio, Sussidiarietà, Stampa, Avvocatura regionale, Statistica, Segretariato Generale della Presidenza”.

Se c’è un clamoroso fallimento in Abruzzo” conclude D’Alessandro “questo sta proprie nelle deleghe strategiche che il Presidente si è lasciato, di cui non se ne occupa e cerca di nascondersi dietro le emergenze commissariali. Per questo deve lasciarle in altre mani, per questo l’Abruzzo merita una giunta pienamente legittimata ed operativa. Per questo c’è un Abruzzo reale che chiede altro, diverso della casualità. Non vi è traccia in questi incerti 22 mesi di fatti che riguardano le competenze proprie del Presidente Chiodi. Quanto deve aspettare ancora l’Abruzzo?

alfredo_castiglioneIn difesa del governatore Chiodi interviene il vicepresidente della Regione Alfredo Castiglione, che dichiara: “Il fatto che il presidente Chiodi assommi in sé le cariche di commissario per la ricostruzione e per il rientro dal debito sanitario, deve essere piuttosto una garanzia di governo efficiente, lineare, trasparente e autorevole per l’Abruzzo inteso come un unico sistema territoriale, sociale ed economico. Bisogna distinguere le cose. Da un lato si registra una difficoltà oggettiva derivante da una crisi che ha cause e natura non endogene e che affatica di più un tessuto economico caratterizzato per il 90% da piccole e medie imprese, dall’altro non si può sottacere la operatività che questo Governo regionale sta mettendo in campo e che non è depotenziata affatto da un Presidente con doppio incarico ma, anzi, ne beneficia come unica regia che tiene conto di quanto sia essenziale, per la ripresa economica di tutta la regione, abbattere il debito sanitario e ricostruire rapidamente l’Aquila e il suo Pil. Vorrei ricordare la riforma dei consorzi fidi, il compimento di quella dei consorzi industriali dopo vent’anni di immobilismo, la ottimizzazione di fondi comunitario con quelli governativi per far nascere i poli di innovazione e le reti d’impresa e i prossimi bandi sulla ricerca, sui servizi e sullo start up delle imprese. Tutto questo accade mentre Chiodi svolge tutti i suoi incarichi con professionalità e godendo del rispetto delle istituzionali nazionali“.

Secondo il Vicepresidente una criticità forte resta ancora quella della occupazione ma anche su questo fronte annuncia misure di contrasto: “Apriremo con le forze datoriali e sindacali un tavolo permanente a valenza triennale, una vero e proprio patto per lo sviluppo e l’innovazione, dove tutti gli attori regionali, in primis Regione Abruzzo, recuperino il valore della responsabilità e rimuovano le cause di esclusione”. Infine, Castiglione tranquillizza gli imprenditori: “l’Abruzzo è governato come un unico sistema territoriale dove è bandito per sempre il campanilismo, causa di tanti mali di oggi. Il presidente Chiodi è in perfetta sintonia con lo sviluppo economico e segue da vicino le vicissitudini degli imprenditori, tant’è che si fa costantemente portavoce verso gli organi competenti delle nostre richieste, non ultima l’utilizzo entro breve dei fondi Fas”.

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