“Quello che doveva essere il partito della democrazia, della partecipazione e della libertà nato da una costola del PDL si è rivelato un movimento politico dittatoriale e non rispettoso della base degli aderenti”. E’ quanto ha dichiarato oggi in una nota il segretario regionale de La Destra Abruzzo Luigi D’Eramo, che aggiunge: “Tutti gli ex AN conoscevano i metodi Finiani che nulla avevano a che fare con libertà e democrazia interna. Mi sorprende che un politico come Castiglione lo abbia dimenticato”.
Secondo D’Eramo, Futuro e Libertà per l’Italia “nasce per rappresentare una forza di centro e non di destra, che strizza l’occhio ad una parte del centro sinistra. Appare, dunque, normale che il presidente Fini abbia scelto l’onorevole Catone per la guida del partito in Abruzzo. Credo che ogni esponente, militante o elettore che proviene dall’esperienza politica di Alleanza Nazionale mai potrà condividere i programmi di FLI ed una politica che ricordo nasce contro e non per. Le dimissioni a catena dei neo aderenti a FLI, tutti ex AN, sono la dimostrazione del fallimento del progetto che può funzionare solo se guidato da gente che non ha rinunciato a posizioni politiche centriste”.
Il segretario regionale de La Destra Abruzzo lancia, quindi, un appello a tutti coloro che hanno militato nel MSI e in Alleanza Nazionale. Un invito “a non disperdere un patrimonio storico, ad unirsi a noi, sotto le bandiere de La Destra e a ricostruire la casa comune degli Italiani così come sognata dai nostri padri”.