“Il metodo-Chiodi ormai si è capito” continua Mascitelli “Alle grandi risorse finanziare annunciate alla stampa non seguono quasi mai interventi concreti scritti nero su bianco. I nodi stanno venendo al pettine: dei miliardi di euro promessi non vi è traccia, di un cronoprogramma credibile men che meno, e gli stessi Fondi Fas, che dovrebbero servire per un rilancio dello sviluppo, saranno impegnati per coprire i debiti o le minori entrate delle regioni. Tutto questo è scritto nel programma delle infrastrutture strategiche, allegato alla Decisione di Finanza Pubblica per il triennio 2011-2013”.
Come spiega ancora il senatore dell’IdV, nel quadro programmatico, dove sono inserite le opere prioritarie da avviare, da cantierare e completare, con un valore globale di interventi pari a 110 miliardi di euro, l’Abruzzo è presente soltanto per l’intervento dell’Anas sull’arteria stradale L’Aquila-Navelli, per un importo di 91 milioni di euro e per la diga di Ponte Chiauci sul fiume Trigno da parte del Consorzio di Bonifica Sud per un importo di 25 milioni di euro. Nell’aggiornamento del programma degli interventi derivati dalle delibere Cipe del 2001 e 2006, per una dimensione globale pari a 231 miliardi di euro, inoltre, l’Abruzzo è presente soltanto con la strada Teramo-Gilianova-San Benedetto del Tronto per un importo di 33 milioni di euro, la Pedemontana Abruzzo-Marche dove non sono chiariti i finanziamenti disponibili, la galleria di sicurezza Gran Sasso per un importo di 56,8 milioni di euro e il potenziamento dell’acquedotto del Ruzzo primo lotto per 36 milioni di euro.
“Il Governo di Berlusconi” conclude Mascitelli “ha trovato terreno fertile in un centro destra abruzzese paralizzato da lotte intestine e da assessori inquisiti e quindi servile e accondiscendente, al quale ha chiesto di aspettare il turno, con un piano che si chiama decennale solo perchè lo faranno iniziare il decimo anno. Così la nostra Regione dovrà soffrire oltre la deriva morale anche quella economica”.