Pescara. Gli Usa si confermano come mercati floridi e con potenzialità di crescita per migliaia di imprese italiane che hanno già sviluppato business e occupazione.
In particolare nel 2015 l’export dall’Abruzzo verso il mercato statunitense è aumentato del 45% sfiorando i 400 milioni di euro.
Per conoscere meglio questo mercato e intercettarne le dinamiche di crescita anche prospettiche UniCredit ha organizzato a Pescara, in collaborazione con il Centro Estero delle CCIAA d’Abruzzo, presso la sede della Camera di commercio di Pescara, l’International Forum: Focus onUsa.
L’iniziativa, che ha coinvolto numerose aziende della regione, ha avuto lo scopo di illustrare agli imprenditori interessati a sviluppare la propria attività all’estero le prospettive di crescita economica e le opportunità di business negli Stati Uniti oltre a facilitare l’ingresso delle aziende locali in questi territori.
Durante l’incontro, dopo i saluti introduttivi di Roberto Pierantuoni, direttore generale della Camera di Commercio di Pescara e del Centro Estero d’Abruzzo e diMario Fiumara, Vice Responsabile per il Centro Italia di UniCredit, sono intervenuti Fabio Lucheroni dell’International Center Italy di UniCredit, che ha parlato di come investire negli Usa eCesare Modanesi del Global Transaction Banking che ha spiegato come vendere negli Usa. A seguire l’avvocato Lorenzo Fratantoni, dello studio K&L Gates LLP ha chiuso con un intervento dal titolo: ‘Usa, rischi e opportunità secondo il sistema vigente’.
Sono seguite le testimonianze aziendali di Domenico Iannamico, Amministratore delegato della Lazzaroni&Co Spa e Daniele Muzio della Valagro Spa.
Le imprese partecipanti hanno avuto poi la possibilità di approfondire le tematiche trattate in un dibattito aperto con i relatori.
“Il concetto di internazionalizzazione – ha detto Mario Fiumara, Vice Responsabile per il Centro Italia di UniCredit – è cambiato radicalmente ed ha assunto una rilevanza particolarmente significativa nel contesto della crisi. Gli Usa, oggi si configurano come un mercato con potenzialità di crescita molto interessanti per le aziende abruzzesi. Lo confermano i dati del nostro Osservatorio: nel 2015 abbiamo assistito al raddoppiarsi delle esportazioni dall’Abruzzo verso quest’area rispetto al corrispondente periodo del 2014 così come abbiamo visto crescere notevolmente l’import (+31%). Si stima che per il 2016questa tendenza dovrebbe stabilizzarsi. E’ per questo che con l’evento di oggi continua il nostro impegno nel sostenere le imprese locali verso un processo di internazionalizzazione e quelle che già operano su mercati oltre confine o che vogliono ampliare il proprio business all’estero. Vogliamo mettere a disposizione degli imprenditori della regione un corredo di informazioni ampie, oggettive e qualificate, così da arricchire il loro bagaglio di conoscenze, per promuovere e rilanciare il Made in Italy, anzi, il Made in Abruzzo”.
E circa le potenzialità del mercato statunitense per le imprese abruzzesi, ha relazionato anche il direttore del Centro Estero Abruzzo, nonché direttore generale della Camera di Commercio di Pescara, Roberto Pierantuoni, illustrando alcuni dati significativi. “Nel 2015 il giro d’affari tra Abruzzo e Stati Uniti si è accresciuto notevolmente rispetto all’anno precedente – ha subito ribadito – specialmente per quanto concerne le esportazioni. Per il 2016, si stima una stabilizzazione delle esportazioni totali dell’Abruzzo, mentre le importazioni potrebbero aumentare del 5% rispetto all’anno scorso. E nell’ottica del nostro programma di internazionalizzazione in favore delle aziende della regione, siamo costantemente al lavoro per supportarle nelle loro attività di export e migliorare la loro competitività sui grandi mercati internazionali, come quello degli Usa”.
Nello specifico, I settori trainanti per le esportazioni regionali in USA nel 2015 sono stati:
computer, apparecchi elettronici e ottici, per oltre 160 milioni di euro, con valore più che doppio rispetto al 2014 (+132%);
prodotti alimentari, bevande e tabacco, per quasi 84 milioni di euro, in crescita del 17% su base annua;
macchinari e apparecchi, per circa 45 milioni di euro, in aumento del 22% rispetto all’anno precedente;
prodotti delle altre attività manifatturiere (soprattutto strumenti e forniture mediche e dentistiche e mobili), per poco meno di 44 milioni di euro, con un incremento del 19% rispetto al 2014;
metalli di base e prodotti in metallo esclusi macchine e impianti, per più di 15 milioni di euro, in calo del 4% su base annua.
[Fonte. Elaborazioni Territorial&Sectorial Intelligence su dati ISTAT e stime Prometeia]