Vicenda che ha coinvolto anche l’assessore alla Sanità della Regione Abruzzo (da oggi all’obbligo di dimora), Lanfranco Venturoni, ed un altro senatore Pdl, Fabrizio Di Stefano, oltre all’imprenditore dei rifiuti, Rodolfo Valentino Di Zio, ed altre persone meno in vista. L’interrogatorio è durato circa mezz’ora, il tempo necessario per presentare una memoria difensiva, in cui si chiariscono la vicenda ed i rapporti con Di Zio, e per avanzare richiesta di archiviazione, tramite l’avvocato Borzone. ”Ci sembra una vicenda chiusa – ha commentato il legale – anche se ci sono aspetti che non collimano logicamente”. Quanto ai contributi alla politica elargiti da Di Zio, lo stesso Tancredi ha spiegato che ”è stato dato a Roma, al partito, ma non a lui” e che ”tutti possono verificare; nessuna connessione con i fatti attribuiti”. ”Il minuscolo ruolo di cui si è parlato del senatore Tancredi – ha concluso Borzone – è puramente politico e non c’e’ nulla di illecito”.