L’Aquila. “Ennesima fumata nera in Consiglio regionale: così accade dall’inizio dell’anno, da quando non è stato ancora licenziato nessun provvedimento a causa principalmente delle frizioni interne alla maggioranza”. E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo.
“Oggi, nel programma dell’Assise regionale – spiega Febbo – che prevedeva la solita sfilza di interrogazioni e interpellanze proposte dalla minoranza, c’erano ben 4 progetti di legge dell’Assessore Sclocco che non è riuscita a farli approvare in Commissione, cioè dalla sua maggioranza, e per questo ne ha chiesto l’inserimento nell’ordine del giorno, ciò a dimostrazione dell’evidente scollamento tra il Governo regionale e i Consiglieri.
Nel corso della scorsa settimana, ieri e anche questa mattina, la Prima Commissione Bilancio convocata per licenziare sette provvedimenti si è incagliata sull’approvazione di un unico documento (Cram e Ater) a firma dell’assessore Di Matteo, anch’esso bloccato e poi rinviato a data da destinarsi in considerazione del fatto che i lavori consiliari riprenderanno a termine di Legge dopo il 10 maggio a causa della presentazione delle liste elettorali.
Quindi la “macchina da guerra” comandata da D’Alfonso si è dimostrata caricata a salve e di fatto non sta producendo alcun risultato utile all’economia regionale anzi, l’Abruzzo non sta sfruttando le ingenti risorse europee che sono le uniche reali opportunità realmente disponibili. Capitolo a parte merita l’elezione del Garante dei detenuti, addirittura non inserito nell’ordine del giorno odierno, per cui se ne riparlerà forse dopo l’estate”.
“L’aeroporto d’Abruzzo rischia la chiusura dopo l’abbandono di Alitalia e Ryanair e l’aumento delle tasse del Governo Renzi; i porti sono alla paralisi, con il blocco del dragaggio per quello di Ortona e la mancata approvazione del Piano regolatore per quello di Pescara; impossibile trovare i progetti nuovi sulla messa in sicurezza delle autostrade A24-A25, impossibile avere notizie sul rischio di pedaggio per l’asse attrezzato Pescara-Chieti e sulla Teramo Mare; la Tua è già in crisi, la Cgil ha dichiarato lo sciopero generale del trasporto pubblico per il 13 maggio e la Dirigente del Settore ha già annunciato, con la nuova manovra finanziaria, l’aumento dei biglietti e il taglio dei chilometri di percorrenza. E giustamente il Governatore D’Alfonso con la sua maggioranza fanno rinviare la seduta straordinaria odierna del Consiglio regionale convocata sul disastro dei trasporti abruzzesi, una scelta inaccettabile, scellerata, da parte di una maggioranza di sinistra ormai a pezzi e che versa in un immobilismo imbarazzante. Ovviamente il rinvio odierno sarà inutile, non consentiremo al Governatore di sfuggire in eterno a quelle che sono sue precise e dirette responsabilità”.
Lo ha dichiarato il Gruppo Consiliare di Forza Italia alla Regione Abruzzo commentando la decisione di rinviare la seduta, straordinaria e ordinaria, del Consiglio regionale odierno.
“Il pretesto ufficiale è il mancato ritorno in sede del Governatore, impegnato a Roma per il Piano di riordino della sanità, ma la verità è che la maggioranza è scollata e mai avrebbe superato l’impatto del Consiglio straordinario sulla crisi dei trasporti – ha osservato il Gruppo di Forza Italia -. Sul tavolo c’era il documento che abbiamo presentato che inchioda il Governatore D’Alfonso alla parabola drammatica degli ultimi 22 mesi di amministrazione Pd.
Partiamo con i porti abruzzesi di Ortona e Pescara: sul primo pende un dragaggio in grave ritardo e il blocco dei lavori di realizzazione per i ricorsi presentati sulla gara d’appalto, oltre alla questione irrisolta della vasca di colmata per la collocazione dei fanghi di risulta; peggio ancora il porto di Pescara che non ha un nuovo Piano regolatore portuale a causa del colpevole ritardo con cui Comune e Regione rispondono alle osservazioni del Consiglio superiore dei Lavori pubblici.
Tutto ciò ha reso impossibile la gara d’appalto per l’apertura della diga foranea, opera in variante al vigente Piano portuale, con la conseguente perdita di una prima percentuale del finanziamento Fas vincolato; a giugno perderemo un’altra tranche di finanziamenti, ed è gravissimo se pensiamo che la diga è la principale causa dell’inquinamento del nostro litorale. Senza dimenticare che entrambi i porti dovrebbero rientrare sotto l’egida dell’Autorità portuale di Civitavecchia, perdendo l’autonomia gestionale e programmatoria e bloccando lo sviluppo del nostro sistema portuale stesso.
Poi l’aeroporto d’Abruzzo – ha proseguito il Gruppo di Forza Italia -: Alitalia da ieri ha definitivamente cancellato il collegamento con Roma, coprendo la tratta con gli autobus; Ryanair è pronta a tagliare tutte le rotte internazionali, e per restare ha posto due condizioni, il taglio delle tasse aeroportuali aumentate dal Governo Renzi, e la rimodulazione dell’Accordo Programma Quadro sui trasporti aeroportuali. Il Governatore D’Alfonso dice che ci sono ‘spiragli’ di trattativa, ma continuiamo a non vedere documenti concreti e a oggi c’è il rischio concreto di veder declassato il nostro scalo. Non va meglio sul fronte autostradale: a oggi non è possibile consultare i presunti nuovi progetti sulla messa in sicurezza dell’A24 e dell’A25, dunque per ora è confermato il rischio di una revisione del tracciato autostradale che andrà a isolare intere zone della Valle Peligna e della Marsica.
Inoltre, non potendo intercettare copia della nuova proposta, resta confermato anche il rischio di introduzione del pedaggio sull’asse attrezzato e sulla Teramo-Mare. Infine – ha ancora osservato il Gruppo di Forza Italia – la ciliegina sulla torta, la Società del Trasporto Unico Abruzzese, l’azienda nata con la fusione forzosa tra Sangritana, Gtm e Arpa che ha oggi enormi problemi economici confermati dallo sciopero generale del settore proclamato dalla Cgil per il prossimo 13 maggio. Non solo: ai problemi già noti, si aggiungono quelli annunciati dalla dirigente Picardi che, in Commissione, ha già detto che la prossima manovra finanziaria prevede l’ennesimo aumento del costo dei biglietti e l’ulteriore perdita di diversi chilometri di percorrenza dei bus per compensare i nuovi tagli operati dal Governo Renzi per 18milioni di euro.
Nonostante questo fosco quadro – ha ancora detto il Gruppo di Forza Italia – il Governatore D’Alfonso e la sua maggioranza non hanno ritenuto abbastanza ‘urgente’ la seduta sui Trasporti, non hanno ritenuto importante esaminare la situazione e assumere degli impegni precisi, che divenissero atto di indirizzo per l’operato dello stesso Governatore. Tale lassismo ci sconcerta, ma ovviamente riproporremo tutti i timori sollevati al prossimo Consiglio pretendendo risposte chiare dal Presidente D’Alfonso”.
“Non vedo l’ora che si faccia il consiglio straordinario sui trasporti , non vedo l’ora di poter cacciare le carte sui trasporti che ho conservato da tempo aspettando l’occasione giusta, l’occasione sarà il consiglio dedicato ai porti, aeroporti, infrastrutture e trasporto pubblico locale”.
A lanciare la sfida alle opposizioni è il Consigliere regionale del PD, Camillo D’Alessandro.
“Le opposizioni ci hanno chiesto che il Consiglio regionale straordinario sui trasporti venisse rinviato per garantire la presenza del Presidente della Regione, così abbiamo fatto”, spiega D’Alsessandro e promette: “si vedrà chi ha fatto e chi ha perso tempo, misuriamo puntualmente i 24 mesi a confronto dei 66 di Febbo e compagnia, ne vedremo delle belle”.