Il progetto Lavorare in Abruzzo, finanziato con le risorse recuperate dal Fondo Sociale Europeo 2000-2006, aveva già prodotto circa 2mila nuovi lavoratori assunti a tempo indeterminato.
“Le risorse saranno ripartite in parti uguali tra le quattro province abruzzesi” ha spiegato Gatti “quindi 2 milioni di euro a provincia; proseguiamo così la terapia d’urto per cercare di arginare la difficile situazione occupazionale. Come ho già detto, la crisi si combatte con atti concreti e non con i comunicati stampa tanto apocalittici quanto inutili che provengono copiosi da soggetti politici evidentemente privi di idee e proposte. A breve partirà anche il progetto Lavorare in Abruzzo 2, che ha visto una grande condivisione di tutti gli attori sociali e che si tramuterà in nuovi incentivi occupazionali ai quali potranno attingere le imprese attive nei settori dei poli di innovazione o nelle aree di crisi della nostra regione”.