“La Regione Abruzzo deve sospendere l’applicazione del Decreto sull’appropriatezza delle prescrizioni sanitarie e salvare 203 prestazioni che, altrimenti, saranno completamente a carico del paziente, come alcuni esami clinici di medicina nucleare, di laboratorio, di genetica e di diagnostica.
Lo abbiamo chiesto attraverso una nostra interpellanza alla quale l’assessore Paolucci ha risposto comunicando di essere, per ora, in attesa di una possibile revisione del provvedimento da parte del Ministero, e di aver informato i medici di base di procedere alle prescrizioni senza rischiare sanzioni. Ovviamente questo non basta: vigileremo in attesa delle decisioni del Dicastero, quel Decreto è inaccettabile per cittadini che già devono fare i conti con i disagi delle liste d’attesa”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, in riferimento alla discussione dell’interpellanza sottoscritta con il Presidente della Commissione Vigilanza Mauro Febbo.
“Il 9 dicembre 2015 – ha ricordato il capogruppo Sospiri – è stato approvato il Decreto di ‘appropriatezza prescrittiva’ che prevede le condizioni di derogabilità di alcune prescrizioni di assistenza specialistica ambulatoriale erogabili nell’ambito del Servizio Sanitario nazionale. Tale Decreto prevede però di far pagare interamente ai cittadini ben 203 prestazioni mediche nei settori di odontoiatria, genetica, radiologia diagnostica, esami di laboratorio, dermatologia, allergologia e medicina nucleare. Ora, la Regione Veneto e la Regione Toscana hanno già adottato la sospensione del Decreto al fine di evitare i gravi disagi che i cittadini già affrontano al momento della prenotazione di esami diagnostici visto che le strutture sanitarie non hanno ancora ricevuto indicazioni omogenee e univoche per accettare le prescrizioni che sarebbero già compilate da parte di alcuni medici prescrittori.
Il Decreto presenta numerosi aspetti contraddittori, come la possibilità di prescrivere una risonanza magnetica nucleare della colonna ‘appropriata’ solo in presenza di un dolore persistente per 4 settimane o in presenza di un trauma, mentre se ci fossero altri sintomi giudicati preoccupanti dal medico, comunque l’esame non potrebbe essere eseguito a carico del Servizio sanitario nazionale; o che l’esame del colesterolo buono si può fare solo ogni 5 anni se risulta basso. Ovviamente l’Intersindacale Sanitaria Abruzzese ha inoltrato una richiesta scritta alla Giunta regionale di sospendere l’applicazione del Decreto, quindi, a questo punto, Forza Italia ha chiesto al Commissario ad acta D’Alfonso e all’assessore alla Sanità Paolucci se intendono allinearsi alle Regioni Toscana e Veneto, ovvero sospendere l’applicazione del Decreto; quali altre iniziative il Governo regionale intende attuare per tutelare i cittadini abruzzesi da un ulteriore aggravio di costi e oneri e soprattutto quali iniziative il Governo regionale intende intraprendere per fronteggiare il rischio di una mancata o ritardata diagnostica delle malattie derivante dall’eventuale applicazione del Decreto. In aula – ha proseguito il capogruppo Sospiri – abbiamo appreso che l’assessore Paolucci è per ora in attesa delle determinazioni del Ministero in merito a una possibile revisione del Decreto, e, nel frattempo, ha informato i Direttori generali di non applicare sanzioni ai medici di base che per ora non stanno applicando il Decreto visto il momento di incertezza.
Ovviamente ciò non basta: attendiamo di conoscere gli sviluppi della vicenda, fermo restando che, se il Decreto restasse in vita, comunque la Regione Abruzzo dovrà fare una scelta a tutela del diritto alla salute dei cittadini, sospendendo il provvedimento”.