Pescara. ‘Progetti faraonici per l’autostrada Pescara – Roma, per ora solo una boutade scatenata da Toto senza averne alcun titolo. Il Ministero dei Trasporti, a firma del Dirigente Ing. Placido Migliorino, ha risposto in modo lapidario ad una richiesta di chiarimenti del Forum Abruzzesi dei Movimenti in ordine alla proposta del gruppo Toto di variante del tracciato della A 25 Cerchio-Bussi’.
Lo afferma in una nota la Segreteria Operativa del Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua.
Nel passaggio più significativo si può leggere “Ne risulta che allo stato attuale la Società Strada dei Parchi non ha titolo istituzionale per analizzare tali problematiche di varianti e, conseguentemente, le attività intraprese devono considerarsi iniziative unilaterali non correlate ad alcun mandato da parte di questo Ministero Concedente.”
‘Quando abbiamo visto la suddetta risposta del Ministero alla nostra istanza in cui chiedevamo di poter accedere ai progetti e che fossero pubblicati on line per poter permettere un dibattito consapevole sull’opera non credevamo ai nostri occhi.
La nota del ministero ricorda che la legge 228/12 (legge di stabilità del 2013) aveva previsto l’adeguamento delle autostrade A 24 e A25 a causa del rischio sismico e delle ordinanze di protezione civile seguenti al sisma aquilano del 6.4.2009.
Toto, secondo il Ministero, avrebbe avanzato proposte progettuali a più riprese, inserendo, però, varianti estranee all’ambito della Convenzione esistente e quindi non assentibili in base alla suddetta normativa (che consente l’adeguamento dell’autostrada nel suo attuale tracciato)’, insiste il Forum.
Scrive infatti il Ministero “In particolare sono state ipotizzate dalla Società Concessionaria alcune varianti al tracciato autostradale che, tuttavia, non sono ricomprese nelle attività di progettazione affidatele ai sensi della convenzione vigente.”
La nota ministeriale si chiude rimandando ad eventuali e del tutto ipotetiche fasi di progettazione preliminare, dopo un eventuale affidamento ufficiale, che comunque saranno sottoposte a dibattito pubblico.
Dichiara Augusto De Sanctis del Forum H2O : “In questi anni ne abbiamo viste tante ma qui abbiamo superato ogni immaginazione, visto che si è parlato di interventi da 5 miliardi di euro, come se la normativa e i provvedimenti lo consentissero già di per sè. Più che progetti che avrebbero impattato sul ciclo idrico si potrebbe chiosare che erano proposte scritte sull’acqua.
Questa storia surreale deve servire per accendere e tenere acceso un riflettore sulle modalità di gestione dell’Autostrada esistente e sulle attività della concessionaria Toto Spa che, ricordiamo, in zona Bussi, proprio dove avrebbero voluto far sbucare la nuova galleria di cui si è parlato, nel 2009 fece dei sondaggi geologici spinti in falda profondi ben 300 metri, a nostro avviso senza la prescritta procedura di V.I.A., perché voleva realizzare una megacava di calcare.
Ovviamente bisognerà tenere alta l’attenzione perché se ci sono stati tali movimenti, seppur unilaterali, nei cassetti rimangono sogni miliardari che qualcuno per profitto vorrebbe far diventare realtà a discapito delle tasche degli abruzzesi e dell’ambiente appenninico”.
ACERBO: ‘Ma D’Alfonso non sapeva che Toto non aveva i titoli per presentare il progetto’?
‘La risposta del Ministero alla richiesta di informazioni da parte del Forum H2O deve far riflettere. Luciano D’Alfonso non è solo “damo di compagnia” della famiglia Toto ma anche dirigente ANAS quindi esperto della materia. Possibile che non era a conoscenza delle cose scritte dal ministero?
Perchè insieme al suo factotum Camillo D’Alessandro ha sponsorizzato un progetto che Toto non aveva neanche il diritto di presentare?
Che dire poi del sottosegretario Nencini che è venuto in Abruzzo a promettere attenzione e i deputati PD che hanno presentato un’interrogazione per caldeggiarlo?
E’ forte la sensazione che il ministro Del Rio non abbia intenzione di far passare questa cosa e che gli amici di Toto stiano facendo di tutto per fargli cambiare idea.
Ovviamente la mia domanda su D’Alfonso è retorica: come ho spiegato in campagna elettorale le relazioni economico-amicali-affettive che legano D’Alfonso alla famiglia Toto e che sovente li vedono insieme non solo nelle vacanze ma anche nelle aule giudiziarie in qualsiasi paese civile avrebbero consigliato di tenerlo lontano dalla guida della Regione.
E’ lecito sospettare che D’Alfonso userà tutte le sue relazioni – compresa quella con il Presidente Renzi – per far cambiare idea al Ministero.
Di sicuro i 30 km di tunnel a Toto l’Abruzzo non li ha mai chiesti visto che non ce n’è traccia nella programmazione regionale e neanche l’amico presidente in campagna elettorale ne aveva fatto menzione.
Questo progetto serve soltanto a Toto per garantirsi un mega appalto da 5,7 mld e l’allungamento della concessione’, sostiene Maurizio Acerbo, ex-consigliere regionale Rifondazione Comunista.