“La Fondazione Giovani per l’Abruzzo Onlus è un doppione che genera spreco di risorse“. Ad affermarlo sono Giovanni D’Amico, vice presidente del consiglio regionale, e Claudio Ruffini, responsabile del Pd in V commissione consiliare.
I due Consiglieri hanno inviato una lettera ai presidenti di Giunta e Consiglio ed ai capigruppo consiliari per richiamare la loro attenzione sul progetto di legge della Giunta regionale n.109/2010, “Partecipazione della Regione Abruzzo alla costituzione della Fondazione Giovani per l’Abruzzo onlus” che, “approvata in Commissione consiliare in tutta fretta”, è iscritta all’ordine del giorno della prossima seduta di Consiglio prevista per il 27 luglio.
Nella proposta di legge è previsto che la Regione costituisca la nuova Fondazione con un patrimonio di 2milioni e 800mila euro, utilizzando il Fondo per le Politiche Giovanili. Tale patrimonio potrà poi essere aumentato con contributi ed erogazioni di soggetti pubblici e privati. La Fondazione avrà un Presidente, un Consiglio d’Amministrazione, un Comitato Scientifico ed un Collegio dei Revisori dei Conti.
“Sorge l’esigenza” scrivono i consiglieri “di valutare tutti insieme la sospensione del procedimento di approvazione, per riflettere sull’opportunità che il fondo e gli obiettivi della proposta di legge siano gestiti tramite la Fondazione Abruzzo Risorge, istituita dal Consiglio regionale in seguito al sisma del 6 aprile 2009 e che ha gli stessi obiettivi istituzionali e programmatici della Fondazione Giovani per l’Abruzzo Onlus. La Fondazione Abruzzo Risorge ha già una rappresentatività ampia e condivisa di tutte le forze istituzionali e politiche, orientata alla solidarietà pubblica per i territori colpiti dal sisma e non comporta costi aggiuntivi per l’amministrazione. Si tratta di evitare un aumento di cariche, di costi, di procedure e di competenze che potrebbero rendere inefficace l’azione di due Fondazioni con lo stesso scopo”.
Circa i lavori della V Commissione, che si sono svolti ieri, infine, il consigliere regionale Claudio Ruffini precisa che l’assenza dei rappresentanti del Pd era dovuta ad una protesta nei confronti del Piano Sanitario. “Dopo 30 minuti” precisa Ruffini “il consigliere regionale Marinella Sclocco è rientrata in Commissione per la discussione di un proprio emendamento sulle Ipab. Ecco spiegato il ritardo di cui siamo stati accusati”.