Lavorare in Abruzzo, Gatti: “Abbiamo vinto una grande scommessa”

paolo_gattiUna grande scommessa vinta”. Così l’assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti ha definito il bando Lavorare in Abruzzo, il cui bilancio è stato tracciato questa mattina a Pescara nel corso di una conferenza stampa.

Alla base di questa soddisfazione vi sono i 1.550 lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle 652 aziende abruzzesi beneficiarie dei bonus assunzionali previsti dal bando, finanziato con risorse del Fondo Sociale Europeo 2000-2006.

Si tratta di fondi che rappresentano una parte di quei 24 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo prima inutilizzati e disimpegnati dalla precedenti Giunte e poi recuperati per mezzo dell’interlocuzione del Governo nazionale e di quello regionale con l’Unione europea.

Altre 405 aziende escluse dal beneficio dei bonus, sul totale di 2.580 aziende che hanno risposto al bando, hanno confermato, comunque, i 515 nuovi rapporti di lavoro contratti per partecipare al bando.

Il progetto Lavorare in Abruzzo ha prodotto, nell’arco di novanta giorni dalla pubblicazione dell’iniziativa, un totale di 2.065 nuove assunzioni a tempo indeterminato. Un successo che ha spinto l’assessore Paolo Gatti a ri-finanziare il progetto con ulteriori 8 milioni di euro, individuati fra le risorse del Piano Operativo del Fondo Sociale Europeo 2008-2009. In questo modo, lo scorrimento della graduatoria delle aziende, al momento escluse dai benefici, potrà produrre altri 750-800 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato.

“E’ stata una grande scommessa vinta” ha detto Gatti “quella di voler realizzare questa iniziativa così da spendere e rendicontare alla Commissione Europea entro il 30 giungo le risorse recuperate dalla vecchia programmazione del Fondo Sociale Europeo e dare un forte impulso all’occupazione regionale. Il successo dell’iniziativa è un segnale importante che dimostra la capacità del Sistema Abruzzo di saper affrontare e vincere sfide ardite. Da un lato la Regione ha compiuto uno sforzo organizzativo poderoso per rendere fattibile questo progetto, dall’ altro il sistema economico e produttivo regionale ha risposto con entusiasmo. C’è voglia di rilanciarsi da parte delle imprese abruzzesi sui mercati attraverso l’acquisizione di forza lavoro, assunta nonostante la crisi. Crisi che prosegue e colpisce soprattutto e ancora sul fronte occupazionale. Un ulteriore dato va sottolineato: tante aziende sono rimaste escluse dai bonus ma hanno voluto comunque tenere in vita il nuovo rapporto di lavoro contratto per partecipare al bando. Abbiamo pensato, quindi, di reperire dal Piano Operativo 2007-08 del Fondo Sociale Europeo ulteriori 8 milioni di euro che vogliamo destinare a questo progetto per consentire lo scorrimento della graduatoria che vede 1.849 imprese ora escluse dai benefici del bando, ma le cui istanze sono state ammesse ma non finanziate per l’esaurimento delle risorse”.

Al beneficio dei nuovi contributi potranno accedere anche le aziende che hanno avuto delle difficoltà meramente burocratiche nella presentazione delle fideiussioni bancarie.

Nel corso della conferenza stampa, è stato illustrato anche il programma del seminario informativo “Lavorare in Abruzzo – Una esperienza di successo da replicare nella programmazione del Fondo Sociale 2007/2013“, che si terrà giovedì 22 luglio alle ore 15.30 nella sala convegni del Porto Turistico Marina di Pescara.

Durante il seminario, rivolto a tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali della regione, saranno illustrate le linee guida della nuova programmazione del Fondo Sociale Europeo, che prevede risorse pari a 125 milioni di euro.

Interverranno Giuseppe Mauro, docente di Economia all’Università D’Annunzio, che parlerà de “L’Abruzzo alla prova della crisi globale”, l’assessore Paolo Gatti, che interverrà su “Lavorare in Abruzzo e linee guida per la programmazione Fse 2009-10-11”, e il Presidente della Regione Gianni Chiodi che affronterà il tema “L’Abruzzo e la sfida del risanamento”. Le conclusioni saranno affidate al Ministro del Welfare Maurizio Sacconi.

 

 

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