Abruzzo. Il giorno dopo la tempesta di vento e acqua che ha funestato il litorale abruzzese, e quello teramano nella fattispecie, è il momento delle riflessioni politiche. Il ragionamento, di operatori e rappresentanti delle istituzioni è sempre il solito: i soldi utilizzati per il ripascimento morbido, sono sprecati oppure necessari per agevolare l’attività dei concessionari, alle prese con l’erosione?
“E’ chiaro però e spero anche a chi governa la Regione Abruzzo che non è più eludibile il tema di affrontare l’erosione delle coste in maniera strutturale piuttosto che con piccoli provvedimenti temporanei come l’ultimo ripascimento che rischiano di essere spazzati via alla prima mareggiata lasciando gli operatori in uno stato di grande difficoltà e probabilmente spendendo in maniera non efficace le poche risorse a disposizione”. Dice il consigliere regionale Giuseppe Di Luca (Pd). “Spero che questa maggioranza sia sensibile alle istanze di tutte le associazioni di settore riguardo la richiesta di allocazione di risorse per il contenimento dell’erosione nei fondi Fas (circa 850 milioni di euro a disposizione della Regione Abruzzo). “Sarebbe sufficiente che chi governa questa Regione dedicasse appena il 5 per cento del totale dei fondi per un settore, quello del turismo, determinante per il rilancio della Regione Abruzzo. I fondi Fas non risultano ancora approvati dal Governo nazionale, pertanto se la Regione volesse sarebbe ancora in tempo a stanziare questi soldi visto che questa proposta fino ad oggi non ha trovato accoglimento ma che la mareggiata di ieri ripropone il tema in maniera drammatica”, aggiunge Di Luca. Il consigliere regionale auspica che la Regione, in temi ristretti, convochi un tavolo tecnico con le forze politiche e le associazioni di categoria in modo da convergere verso una proposta unitaria finalizzata allo stanziamento di fondi.