Pescara. Due medaglie d’oro e una d’argento per l’Abruzzo, grazie alle creazioni di Fabiola Frisa e Maria Cristina Schiazza, che con la delegazione della Confederazione pasticceri italiani (Conpait) hanno rappresentato l’Italia al Cake International di Birmingham.
Un autentico trionfo per l’Italia, visto che la squadra “azzurra” è riuscita a portare a casa ben otto medaglie d’oro e due d’argento. Le ragazze della Conpait ce l’hanno messa tutta, e i risultati dell’evento che si è svolto nella città delle West Midlands inglesi dal 6 all’8 novembre, parlano da soli. Ha fatto davvero il pieno Maria Cristina Schiazza , di Chieti, che ha conquistato una medaglia d’oro nella categoria “International”, oltre a una medaglia d’oro e una d’argento nella categoria “Manufatti parti polimeriche”; Fabiola Frisa, di Penne, si è aggiudicata il podio nella categoria “International”, con “Tempus fugit”, ispirata al celebre verso 284 del terzo libro delle Georgiche di Virgilio (Sed fugit interea, fugit irreparabile tempus). Il tempo è rappresentato dall’orologio, che scorre così velocemente da portare anche il simbolo più rappresentativo di un impero al declino. L’invito, naturalmente, è quello di vivere la vita giorno per giorno, assaporandone tutti gli attimi. Un’opera che lascia senza parole quella di Maria Cristina Schiazza, che ha voluto tributare un omaggio al grande Totò, uno spaccato in bianco e nero di colui che fu spettatore e attore di una realtà viva e vibrante quale la Napoli del ‘900.
Oro anche per Cinzia D’Adamo, Liliana Blanco, Tiziana Benvegna, per la categoria “Piccoli manufatti”, per Anna Ibadulaeva nella categoria “Fiori”, e oro assoluto per oro Manuela Taddeo, nella categoria “Ghiaccia”. Mariacristina Battaglia ha conquistato l’argento nella categoria International. C’è il tutto il saper fare italiano nelle creazioni delle cake designers “azzurre”, passando attraverso le icone che rappresentano il Bel Paese a livello mondiale: la cultura, la storia millenaria, la natura, il cinema. E che dire di “Amarcord”, di Cinzia D’Adamo, realizzata a partire dalle visioni oniriche di Federico Fellini, o del “Carnevale di Venezia” di Liliana Blanco, o del “Nabucco” di Mariacristina Battaglia, oppure ancora della “Scarpetta di Venere” di Anna Ibadulaeva? Il salone di Birmingham, insomma, ha premiato quel mix tra creatività, l’innovazione e tradizione che le artiste italiane della Conpait sono riuscite a esprimere attraverso le loro opere, frutto di studio, manualità, e amore per la professione. Partner dell’evento, assieme a Conpait, le aziende Cerart, Saracino, Pastaline, Di Felice, e Assidal con Apta. E’ grazie ai loro prodotti che la squadra italiana ha potuto esprimere appieno tutte le potenzialità di cui dispone.
“La decorazione italiana nella pasticceria di questi anni – ha commentato il presidente nazionale di Conpait, Federico Anzellotti, anch’egli abruzzese – si è affacciata in modo timido alle competizioni internazionali, dimenticando che l’arte italiana è la più conosciuta al mondo e che gli artisti più famosi sono italiani. Pian piano i decoratori e le decoratrici hanno riscoperto le proprie tradizioni e hanno conquistato sempre più il palcoscenico internazionale. Oggi è toccato alle ragazze del Conpait Design consolidare e migliorare questo primato: l’Italia è ancora la nazione che domina in tutti i settori la pasticceria mondiale, e le ragazze Conpait a Birmingham hanno rappresentato degnamente questo primato”.