Milano. L’Abruzzo al quinto posto tra le regioni che sono piaciute di più agli italiani in occasione dell’Expo 2015 di Milano. Nella top-five, l’Abruzzo è preceduto, infatti, solo da Emilia Romagna, Toscana, Puglia e Lombardia.
Il dato emerge da uno studio realizzato, da Sociometrica ed Export System, riportato anche da organi di stampa nazionali, sulla base dell’analisi di utti i post di Twitter in inglese ed in italiano con l’hastag #Expo2015 ed altri social identificabili con hastag Expo.
A tal proposito, sono stati raccolti, indicizzati e analizzati 468.508 testi dal 1 maggio al 21 ottobre.
“Missione compiuta. Abbiamo lavorato con grande passione mettendo in campo competenze e voglia di fare – ha commentato il consigliere regionale delegato, Camillo D’Alessandro.
Nel più grande evento mondiale – ha proseguito – non solo la nostra Regione è presente ma risulta vincente anche rispetto a Regioni ben più blasonate e con maggiori risorse a disposizione. Nel merito, il sondaggio, che ci colloca tra le cinque Regioni che sono piaciute maggiormente agli italiani, deriva da un’attività attraverso cui i visitatori hanno potuto sfogare sulla rete giudizi postivi e negativi senza alcun filtro e quindi rappresenta molto di più di un semplice sondaggio.
C’è stato un tempo, in questa regione, – ha rimarcato D’Alessandro – che ha accompagnato anche questi sei mesi di disfattismo inconcludente, fatto di “peggiorismo” permanente e di lamentela preventiva. Non è affatto un caso se quest’anno, in Abruzzo, mentre gli altri tentavano la distruzione, registriamo la più alta percentuale di presenze turistiche (+ 2 milioni di persone rispetto allo scorso anno) e possiamo realisticamente arrivare, immaginando una stagione più lunga, oltre quota 10 milioni. Per la verità, l’Abruzzo non ha mai scritto nell’agenda delle priorità la collocazione turistica della nostra regione.
L’altro prestigioso appuntamento sarà il Giubileo, diverso per natura e tipologia di lavoro da effettuare. Nel mentre, – ha ricordato – stiamo lavorando alla più grande iniziativa turistica mai conosciuta in Italia, l’Abruzzo Open Day.
Perchè abbiamo vinto? Perchè siamo stati capaci di mettere in campo una squadra che, innanzitutto, ha dato fiducia ai giovani. L’aver deciso di finanziare le tre Università abruzzesi e nello specfico i giovani studenti attraverso borse di studio, ha consentito di prefigurare, di far immaginare e percepire ed organizzare la nostra presenza a Milano in una strategia che ci ha visto protagonisti dentro l’Expo e, per i sei mesi, nella città di Milano con CasaAbruzzo.
Scelta da me fortemente voluta insieme alla Camere di Commercio, alle associazioni di categoria ed alla società in house, Abruzzo Sviluppo, poichè abbiamo dato la possibilità ad oltre 500 imprese, tra cui i Poli di innovazioni, ai Comuni ed ai territori di presentare il meglio della nostra regione in un palinsesto andato in onda per ben 180 giorni e che si concluderà giovedì 29 presso Fiorichiari.
Onestamente, – ha concluso D’Alessandro – nessuno avrebbe potuto immaginare, soprattutto quelli che Renzi definisce i gufi, un successo così oggettivo. Ciò significa, in conclusione, che non è vero che una piccola regione sia condannata a fare piccole cose. Anche noi, se pensiamo in grande, diventiamo mondo ed all’Expo lo siamo stati”. Ieri, intanto, gran finale per l’Abruzzo all’Expo con migliaia di presenze per lo spettacolo conclusivo del comico sulmonese Gabriele Cirilli.