“La gestione diretta da parte della Regione – spiega la Sclocco – degli avvisi relativi al finanziamento dei progetti destinati all’inclusione sociale consentirebbe un notevole risparmio di costi, a favore dei beneficiari svantaggiati, considerato che la gestione amministrativa sarebbe curata direttamente dal personale regionale preposto”. La consigliera regionale ribadisce che “delegare a una regia esterna l’attuazione di programmi così importanti significa da un lato denunciare l’incapacità amministrativa della struttura regionale a gestire gli avvisi pubblici, dall’altro calpestare i più elementari principi della sussidiarietà, che dovrebbero essere applicati proprio alle politiche sociali, prevedendo un coinvolgimento attivo di tutti i soggetti sociali, dai Comuni al terzo settore”. Il Partito democratico chiede l’immediato ritiro della delibera approvata dalla giunta regionale e lancia la proposta di mettere subito a bando con 10 avvisi gli 8,4 milioni per le azioni di inclusione sociale, dando la possibilità di accedere ai finanziamenti alle reti locali di inclusione sociale, entro trenta giorni dalla pubblicazione del bando. In questo modo – conclude Sclocco – si abbrevierebbero i tempi di affidamento delle azioni, si risparmierebbero centinaia di migliaia di euro di gestione amministrativa, si valorizzerebbero le reti locali. Continuare a produrre sprechi di risorse, a fronte dei pesanti tagli attuati dalla giunta regionale ai servizi sociali, sarebbe un vero delitto”.