Stando a quanto riferito da Angelo Di Paolo, assessore regionale ai Lavori Pubblici, la decisione permetterà di procedere all’utilizzo dei contributi Por riservati al risanamento del rischio idrogeologico.
La somma prevista sarà distribuita sul territorio regionale secondo i criteri di rischio “elevato c.d. R3” e “molto elevato c.d. R4” attribuiti ad ogni Comune così come individuato dall’Autorità di Bacino. Nel provvedimento amministrativo, inoltre, è prevista la possibilità di modificare le aree soggette a rischio frana già cartografate in relazione all’aggravarsi delle condizioni del suolo, agli studi di maggior dettaglio o ad accertamenti in loco che portino a valutare il rischio superiore od inferiore a quello attuale, alla possibilità di accertare eventuali errori cartografici alla comprovata e dimostrata esigenza di completamenti urgenti.
“Questo sta a significare” conclude Di Paolo “che non è sufficiente valutare gli interventi nei Comuni esclusivamente in ragione del rischio attuale. Occorre anche tenere presente l’evolvere naturale del territorio legato alle crisi climatiche”.