“Massima confusione – ha dichiarato Camillo D’Alessandro – assenza di idee e tanta divisione tra di loro, questo è andato in onda in consiglio regionale “. Per il Pd sono due norme le norme da cancellare perché stravolgerebbero ogni possibilità di fare programmazione sul commercio, in particolare quella che prevede la possibilità di cambiare la destinazione d’uso di complessi artigianali ed industriali in commerciali senza il parere dell’amministrazione comunale. L’altra norma che il Partito Democratico chiede di cancellare prevede che ad autorizzare l’apertura di nuovi centri commerciali sia la Giunta regionale.
“Il 15 luglio scorso – ha concluso D’Alessandro – le organizzazioni di categoria firmarono un accordo sulla proposta di legge iniziali, poi questa è stata stravolta. Perchè? Quali sono gli interessi? Cosa è cambiato dal 15 luglio ad oggi? Domande senza risposta ma che evidente hanno fatto male a tal punto che sono stati costretti ad accogliere la mia proposta di rinvio, spero che in questa settimana prevalga il buon senso che noi abbiamo sempre dimostrato, ma il problema è tutto al loro interno”.