“Il 25 aprile costituisce un vero patrimonio collettivo della Nazione” si legge nella nota “in quanto rappresenta il prezzo pagato da tanti nostri connazionali per la democrazia e la libertà. Questo 65° anniversario non deve essere celebrato come un rito ripetitivo, ma ha il dovere morale di essere anche una occasione di profonda riflessione. E’ questo il frutto più prezioso che dobbiamo conservare: trasmettere alle nuove generazioni quel messaggio di coraggio e di speranza che tanti giovani di allora vollero mandare. Il 25 aprile rappresenta una Festa della riunificazione del Paese; pertanto, occorre interrompere quelle divisioni che in passato l’hanno inspiegabilmente caratterizzata. Spero che questo spirito di unità e di solidarietà così forte” aggiunge, inoltre, Pagano “possa caratterizzare anche la fase politica che si apre davanti a noi e che il confronto, leale e costruttivo, non cada più nella logica della demonizzazione dell’avversario politico, ma sappia invece trovare la forza per superare la logica degli schieramenti al fine di attivare nelle Istituzioni un sano e proficuo confronto politico per avviare, come ho più volte detto, la stagione delle riforme attraverso cui rilanciare l’Abruzzo. La Festa della Liberazione” conclude il presidente “ sia per la comunità abruzzese una ricorrenza da tutti condivisa in un clima di unità e forte identità culturale”.