Questa mattina a Roma, nella sede del Ministero del Lavoro, il Sottosegretario Pasquale Viespoli e l’assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti hanno firmato un verbale di accordo per lo stanziamento governativo di ulteriori 60 milioni di euro destinati alla cassa integrazione in deroga per la Regione Abruzzo.
Di questi, 30 milioni di euro saranno destinati ai lavoratori dei comuni dell’area del sisma, i restanti, all’intera regione.
Nel 2009 l’assessore Gatti aveva già messo a disposizione del Comitato d’intervento per le crisi aziendali e di settore, il Cicas, oltre 100 milioni di euro di ammortizzatori sociali in deroga, che lo stesso Comitato ha destinato ad 10mila lavoratori.
Nell’ultima riunione del Cicas, inoltre, l’assessore aveva annunciato la richiesta al Ministro del Lavoro di un’ulteriore previsione di fondi da destinare agli ammortizzatori in deroga per l’area sisma e per l’intero Abruzzo, considerata la scadenza degli interventi per il prossimo 30 aprile.
“Il Governo” ha detto Gatti “ è vicino ai lavoratori e alle imprese abruzzesi concretamente e con risorse importanti. Nuovi 60 milioni di euro che la Regione insieme alle parti sociali, come fatto fin’ora, distribuirà ai lavoratori e alle loro famiglie per garantire anche per il 2010 la pace sociale. Non abbiamo lasciato indietro nessuno nel 2009 e non lo faremo neanche quest’anno, fiduciosi che con la ripresa della produzione industriale diminuisca il fabbisogno di assistenza sociale. Adesso dobbiamo ancorare gli ammortizzatori anche a percorsi di formazione e riqualificazione delle competenze dei lavoratori. Questi fondi si inseriscono in una strategia organica che stiamo realizzando: da un lato abbiamo guardato all’aspetto sociale con complessivi 160 milioni di euro e dall’altro, con il progetto Lavorare in Abruzzo dell’importo di 20 milioni di euro recuperati da fondi europei e con la nuova programmazione del Fondo Sociale Europeo, diamo impulso alla voglia di ripresa del tessuto economico regionale. Mi pare un’azione complessiva all’insegna della concretezza, che intercetta il desiderio di fiducia degli abruzzesi e che contrasta il clima di catastrofismo alimentato da troppe parti, da chi allo spirito di collaborazione antepone il mero interesse di parte”.