“Costringeremo Chiodi a riferire in aula. Gli abruzzesi devono sapere a chi si riferisce e di quale natura sono le pressioni che eserciterebbero le lobby, anche perché le sue dichiarazioni sono talmente gravi che si va oltre la politica”. È il commento del capogruppo del Pd alla Regione Abruzzo, Camillo D’Alessandro, a seguito di alcune presunte dichiarazioni che il governatore avrebbe fatto commentando l’interrogazione parlamentare dell’onorevole Toto.
Sembrerebbe, infatti, che Chiodi abbia affermato: “Non avevo alcun dubbio che, prima o poi, gruppi di pressione che hanno o provano ad avere interessi economici nella sanità avrebbero iniziato ad agire per condizionare scelte”.
D’Alessandro si dichiara colpito dal fatto che Chiodi abbia parlato di gruppi di pressione commentando l’interrogazione di un parlamentare del suo partito, lasciando così intendere alcune presunte crepe all’interno del Pdl abruzzese.
“Inoltre” aggiunge, “mi stupisce la presenza nel cda della DDP Spa, società neo costituita con interesse dichiarato a rilevare Villa Pini dal fallimento, di Di Prinzio, noto commercialista di Pescara e collega di studio del presidente della Provincia Testa, nominato recentemente nel consiglio di amministrazione della FIRA dal centro-destra”.
L’esponente del PD ricostruisce, dunque, i rapporti professionali e politici della DDT spa con il commercialista e presidente della provincia di Pescara, ricordando che la sede della società in questione sarebbe in via Venezia n. 4 a Pescara. “A quello stesso indirizzo” tuona D’Alessandro “c’è lo studio del presidente della Provincia Testa e del suo collega Di Prinzio, nominato, come detto, nel Consiglio di Amministrazione della DDP Spa, ma componente allo stesso tempo del Consiglio di Amministrazione di FIRA e di FIRA servizi, società che hanno avuto a che fare con la sanità”.
Non solo. Stando a quanto riferito da D’Alessandro, sembra anche che tra i soci della DDP vi sia una società che detiene il 98% del capitale sociale, denominata “Ricerca Clinica Medica Mondiale Gen Menichel srl”, con sede anch’essa in via Venezia n. 4 a Pescara. Anche questa società si sarebbe costituita recentemente.
“Inoltre” continua D’Alessandro, “sempre Di Prinzio figura essere amministratore delegato di un’altra società che opera nel campo della sanità, la Casa di cura privata “Stella Maris srl”, con sede a San Benedetto del Tronto. Tra i soci di Stella Maris figura la “Società di Medicina e Chirurgia srl”, nella quale amministratore unico è il presidente della Provincia di Pescara Testa e per la sede societaria si torna a via Venezia 4 a Pescara”.
Il capogruppo lega a questi rapporti professionali le recenti dichiarazioni del presidente della Regione Abruzzo e si chiede, pertanto, come vadano interpretate l’interrogazione di Toto e la replica di Chiodi.
“Ciò che non è consentito a nessuno” conclude D’Alessandro “è che si facciano dichiarazioni così pesanti e poi non si risponda delle proprie dichiarazioni. Vale anche per l’onorevole Toto, che si è sentito replicare non sul merito della sua interrogazione, ma ben più pesantemente Chiodi ha collocato un atto parlamentare, cioè l’interrogazione, come parte di un disegno delle lobby. Se non è così chiariscano. Chiodi faccia nomi e cognomi, dica chi sono i gruppi di pressione come da lui definiti e come ed in che circostanze stanno agendo”.