Lanciano. Da tutta Italia per la manifestazione ‘No Ombrina, salviamo l’Adriatico’ contro le perforazioni petrolifere in mare. Gli ultimi dati sulle adesioni parlano di 482 tra organizzazioni, movimenti ed enti. Secondo i dati degli organizzati le presenze potrebbero arrivare a 60mila, dati confermati anche dalla Questura. Liberi cittadini, associazioni, politici appartenenti a tutti gli schieramenti, in modo trasversale, tutti assieme per urlare il totale dissenso nei confronti di chi vuole trasformare l’Abruzzo in una groviera. Accanto ai manifestanti anche i rappresentanti del governo della Regione Abruzzo.
“La Regione Abruzzo è in prima linea e ci mette la faccia – ha detto l’assessore all’ambiente, Mario Mazzocca – e in questa battaglia è evidente che non siamo soli”. Decine e decine, infatti, i sindaci con gonfalone e fascia tricolore.
Una curiosità per quanto riguarda Roseto. Abbracciati Marco Borgatti, noto esponente della sinistra locale, e l’assessore Fabrizio Fornaciari, con la fascia tricolore, in rappresentanza del Comune di Roseto, dirigente provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. A conferma che la battaglia contro la deriva petrolifera non ha alcuna etichetta politica, ma che tutti devono dare il proprio contributo a difesa del bene comune, come il territorio abruzzese, considerato da sempre polmone verde d’Europa.
La manifestazione è andata avanti anche quando la pioggia ha fatto temere il peggio. Ma contro il rischio petrolizzazione la voce dei cittadini non poteva essere zittita dalla pioggia. Molti anche gli studenti che hanno sfilato con il resto dei manifestanti.
A presidiare la manifestazione ‘No Ombrina’ 150 appartenenti alle forze dell’ordine e agenti in borghese delle sezioni investigative e antisommossa. Servizio d’ordine anche con 100 persone del coordinamento ‘No Ombrina’ e 60 uomini di protezione civile dei comuni. Con il gonfalone, presenti tra gli altri, Pescara, Chieti, Francavilla al Mare, Lanciano.Giunti anche il coordinamento del Parco del Gargano e 60 autobus da Marche, Lazio, Molise, Puglia, Campania, Basilicata e Calabria. Alla manifestazione partecipa anche il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza. L’evento ha avuto un successo che è andato ben oltre le aspettative. A Pescara nel 2013 scesero in piazza circa 4mila persone. Questa volta in 60mila. Un messaggio chiaro degli abruzzesi, degli italiani che amano il territorio, il rispetto per l’ambiente. Un messaggio indirizzato alle multinazionali del petrolio, per far capire che da queste parti difficilmente le trivelle potranno poggiare le loro basi.
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