Pescara. Evitare “mistificazioni o maldestri tentativi di diffondere notizie che non corrispondono a verità”. L’assessore all’Ambiente, Mario Mazzocca, ha spiegato così le ragioni di un “invito flash” alla stampa, anche per ribadire la “ferma volontà della Giunta regionale di bloccare i processo di petrolizzazione e di scommettere sullo sviluppo sostenibile, rispettoso dell’ambiente.
Domani” – ha chiarito l’Assessore – saremo presenti alla manifestazione “No Ombrina”, ma stranamente sfilerà con noi anche l’opposizione di centrodestra che in sessantasei mesi non ha scritto una sola parola sulla vicenda”.
Mazzocca, affiancato dal consigliere regionale, Luciano Monticelli, ha declinato l’impegno del Governo regionale fin dall’8 luglio del 2014, quando fu avviata, per la prima volta, la più vasta consultazione di tutti i portatori di interesse, al fine di “porre in essere azioni di contrasto all’attività petrolifera, a partire dalla redazione di un’imponente mole di osservazioni da sottoporre al Comitato Via”.
Quindi, la Giunta regionale ha adottato, sempre nel 2014, due distinti atti deliberativi, inerenti “Ombrina mare 2” ed “Elsa 2”, atti, puntualizza l’Assessore, “che evidenziano una chiara visione regionale in chiave sostenibile”.
Infine la presentazione, prima tra nove regioni, di due ricorsi alla Corte Costituzionale avverso l’art. 38 del Decreto Sblocca Italia, che riassegna al Capo del Governo le scelte in materia di estrazione e coltivazione dei pozzi di idrocarburi.
“E’ del tutto chiaro che in dieci mesi questa Giunta regionale ha testimoniato con i fatti il proprio impegno a salvaguardia dell’Abruzzo regione verde d’Europa, diversamente da quanto i sessantasei mesi di Governo di centro destra possono raccontare”.
Ancora Mazzocca: “Il nostro impegno in favore dello sviluppo sostenibile della nostra regione non finisce qui ma ci impegnerà anche per il futuro”. Con la risoluzione approvata dal Consiglio regionale si punta a favorire la rapida conclusione delle procedure di perimetrazione del Parco dei Trabocchi della costa teatina, ad intervenire verso i ministri dell’Ambiente e dei Beni culturali affinché non firmino i decreti di compatibilità ambientale inerenti i progetti denominati “Ombrina mare 2” ed “Elsa2″allo stesso modo chiedendo al ministro dello Sviluppo economico di non firmare i decreti di concessione”.
MONTICELLI
Il Presidente della IV Commissione Monticelli svolge infatti ormai da anni vere e proprie “battaglie” in merito con attività di raccordo tra le istituzioni, le organizzazioni economiche, i centri di ricerca scientifica, i comitati e le associazioni ambientaliste al fine di concertare le azioni di contrasto dell’attività petrolifera.
Il progetto definito “Ombrina Mare” contempla infatti la realizzazione di piattaforme e serbatoi su un fondale di circa 20 mt di profondità e una distanza dalla costa pari a poco più di 6 Km.
“Scendo in campo ancora una volta contro il petrolio affinché si capisca una volta per tutte che l’Abruzzo, regione verde d’Europa, ripudia le piattaforme petrolifere e ogni progetto contrario allo sviluppo ambientale regionale.” sostiene in merito Monticelli.
DI PANGRAZIO
“Domani (23 maggio ndr) alle 15 in punto sarò a Lanciano, in Consiglio abbiamo a lungo discusso sul tema con l’idea di preservare il nostro mare da insediamenti per l’estrazione di idrocarburi” afferma il presidente Di Pangrazio.
“In questi anni si è lavorato al progetto di Parco della Costa Teatina, come strumento di salvaguardia del territorio ed è impensabile che contestualmente si possa deturpare la bellezza del suo mare” Da Amministratori e soprattutto da Legislatori di questa regione abbiamo il dovere di ascoltare i territori e le loro esigenze, anche di carattere economico. La vocazione di quel territorio e delle coste abruzzesi è prevalentemente turistica e in questo va tutelata”
“La nostra posizione è sempre stata chiara, speriamo in un ripensamento del Governo in tal senso” .
Blundo (M5S): ‘Sarò al fianco dei cittadini’
“Domani alle ore 15 sarò a Lanciano al fianco dei cittadini abruzzesi per dire ancora una volta “NO” ad Ombrina mare e per chiedere un nuovo modello di sviluppo sostenibile che ripudi le trivelle e faccia ripartire alcuni progetti, come il Parco della costa dei Trabocchi e l’annessa pista ciclabile, bloccati dagli interessi delle compagnie petrolifere”. A dichiararlo la Cittadina al Senato del M5S Enza Blundo.
“Solo modificando l’attuale articolo 6, comma 17 del decreto legislativo n. 152/2006, come previsto nel mio disegno di legge n. 451 – continua la Cittadina penta stellata – si potrà ripristinare il divieto di attività di ricerca, esplorazione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi entro le 12 miglia dalla costa, bloccando l’attacco dei petrolieri alle nostre coste e al nostro mare, vere ricchezze del nostro paese”.
“Per questo motivo, intervenendo in Aula al Senato ho chiesto al Presidente della Commissione Ambiente, Marinello e a quello della Commissione Industria Mucchetti, l’immediata calendarizzazione del mio disegno di legge, perché, al contrario di quanto strumentalmente sbandierato dalla collega Pezzopane circa un anno fa, quando fu accolto un ordine del giorno del PD che impegnava il Governo a prevedere la sospensione delle attività di trivellazione in zone di elevato rischio sismico, vulcanico e tettonico», il progetto Ombrina mare è ancora in piedi e continua a rappresentare una seria minaccia per l’Abruzzo” – conclude Blundo.
Le Associazioni dei Consumatori abruzzesi aderiscono alla manifestazione contro la piattaforma petrolifera sulle coste
Anche Il Comitato delle Associazioni dei Consumatori riconosciuto dalla Regione Abruzzo (CRUC ABRUZZO) promuove la manifestazione “No Ombrina” in programma per il 23 maggio a Lanciano per esprimere la propria contrarietà alla piattaforma petrolifera ‘Ombrina Marè e i progetti di estrazione petrolifera lungo la Costa dei Trabocchi in Abruzzo.
“Una rappresentanza della CRUC sarà presente a Lanciano per rivendicare il diritto alla salute e la salvaguardia ambientale del nostro territorio. Costruire una grande piattaforma petrolifera a soli 9 km dalle coste abruzzesi significa non tenere in considerazione il forte impatto che le sostanze nocive rilasciate in acqua e nell’atmosfera potrebbero avere sull’ambiente, con un aggravio dell’inquinamento, e il rischio per gli abitanti che dovranno conviverci per i prossimi 24 anni”.
Le Associazioni dei Consumatori Abruzzesi invitano tutti i propri soci e i cittadini a partecipare per costituire un fronte comune contro scelte di governo poco lungimiranti che appoggiano la proliferazione di trivelle per la prospezione, l’estrazione e lo stoccaggio del petrolio, trascurano il territorio e puntano su risorse non rinnovabili che condannano l’Italia a un’economia non sostenibile e poco sviluppata.
Di seguito le associazioni della CRUC che hanno sottoscritto il comunicato:
1. MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO ABRUZZO abruzzo.difesadelcittadino.it
2. FEDERCONSUMATORI: www.federconsumatori.it
3. GUARDIACIVICA www.guardiacivica.it
4. ARCO CONSUMATORI www.arcoconsumatori.it
5. CODICI www.codici.org