“Abbiamo voluto fortemente questo incontro – ha spiegato l’assessore Marconi – per parlare e per esprimere netta contrarietà ad ogni ipotesi ulteriore attività estrattiva a terra e mare; da otto mesi abbiamo costituito un tavolo di lavoro e di confronto e riteniamo che le problematiche collegate a questa vicenda rappresentino una priorità assoluta. Chiederemo un incontro urgente al Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, al fine di illustrare le proprie ragioni e concordare le azioni politiche, istituzionali ed eventualmente legali da intraprendere. La costa, i Comuni che affacciano sul litorale, le colline sulle quali si produce olio, vino e prodotti agricoli di eccellenza, l’attività ittica e quella turistica sarebbero compromessi da un’attività estrattiva. Le attività estrattive – ha concluso Marconi -, così estese, a terra e a mare, comprometterebbero non solo la sostenibilità ambientale della nostra regione ma anche quella produttiva ed economica.”
Anche la Provincia di Chieti, rappresentato dall’assessore all’ambiente, Eugenio Caporrella esprime netta contrarietà alla petrolizzazione: “La provincia di Chieti, – ha dichiarato l’assessore – scende in campo contro la petrolizzazione del territorio; l’attività estrattiva causerebbe un danno ad un patrimonio naturalistico di inestimabile valore.”
“ La problematica colpisce anche noi – ha affermato Mario Lattanzio l’assessore all’Ambiente della Provincia di Pescara – perché l’Adriatico ci unisce questa linea è la strada giusta da seguire. La vastità del fenomeno e il numero dei Comuni interessati impongono una seria riflessione che consenta di rispondere con autorevolezza e competenza alle pressioni delle compagnie petrolifere.”
Rita Consorte