La riforma punta ad offrire maggiori garanzie a beneficio delle piccole e medie imprese che costituiscono una parte consistente del tessuto dell’economia regionale.
I nuovi confidi saranno intersettoriali, ognuno accessibile da tutte le categorie interessate, con il vantaggio di ridurre il numero di consigli d’amministrazione, collegi dei revisori contabili e segretari e assicurare un risparmio di risorse che potranno essere riversate a vantaggio delle categorie produttive.
Il passo successivo è la riforma della Finanziaria Regionale (Fira), alla quale verranno attribuite finalità di controgaranzia e con-garanzia dei consorzi fidi, agevolando ancora di più l’accesso delle imprese al credito.
Intanto è allo studio l’ipotesi di favorire l’ingresso dei consorzi fidi nella Fira come soci.
Il disegno di legge di riforma dei confidi ha avviato ieri il suo iter, con l’esame iniziato nella commissione Commercio e Industria del Consiglio regionale.
Marina Serra