Pineto. Non si è presentato il legale della Regione dinanzi alla Corte Costituzionale per constrastare l’impugnativa dello Stato contro la legge sulla deriva petrolifera. Una situazione paradossale che ha sorpreso tutti, in modo particolare le associazioni ambientaliste e i Comuni abruzzesi impegnati nella battaglia contro le perforazioni al largo e sulla terraferma. La Regione, insomma, non si è difesa dopo che lo Stato ha deciso di portare avanti il piano di petrolizzazione, nonostante i proclami del Governo Berlusconi sulla tutela ambientale dell’Abruzzo e il no, a questo punto solo di facciata, alla petrolizzazione. Intanto, incontro questa mattina nella dependance di Villa Filiani tra il Sindaco di Pineto Luciano Monticelli e i responsabili dell’associazione per la Difesa del Bene Comune per parlare della riunione del tavolo tecnico-scientifico, in programma sabato prossimo, sempre a Villa Filiani (ore 15,30), sulle strategie da adottare contro il rischio petrolizzazione dell’Abruzzo.
Claudio Censoni, presidente dell’associazione nel corso della riunione odierna ha parlato della necessità di affrontare il delicato problema sotto il profilo giuridico e legislativo per contrastare le decisioni dello Stato e attacca duramente anche il Governo Regionale.
“Abbiamo la sensazione di assistere ad una farsa”, ha sottolineato Censoni, “in quanto da un lato sentiamo dire dal Presidente Berlusconi che l’Abruzzo non si tocca, che resterà la Regione Verde d’Europa, che non ci saranno le temute perforazioni. Ma poi dall’altra lo Stato impugna dinanzi alla Corte Costituzionale la legge contro la deriva petrolifera varata a dicembre dal Governo Regionale. Altro aspetto inquietante è che il legale nominato dalla Regione lo scorso 27 gennaio non si è presentato dinanzi alla Corte Costituzionale per contrastare l’impugnativa dello Stato. A che gioco stanno giocando sulla pelle degli abruzzesi? E poi la legge contro la deriva petrolifera è stata varata senza il supporto delle associazioni ambientaliste”.
Intanto, da uno studio approfondito portato avanti dagli ambientalisti è emerso che nei piani del Governo l’Abruzzo sarebbe la seconda Regione italiana, dopo la Basilicata, ad avere maggiore interesse petrolifero, nonostante il petrolio sia di scarsa qualità. A Pineto sabato si ritroveranno una quindicina di sigle di associazioni ambientaliste, amministratori di diversi Comuni costieri esperti giuristi che avranno il compito di elaborare il piano di intervento contro la petrolizzazione. Il Sindaco Monticelli ha assicurato il pieno sostegno in quella che sembra diventare una lunga battaglia per la difesa dell’ambiente e di un intero territorio regionale.