Pescara. «La pulizia delle acque e lo stato di salute dei fiumi devono essere prioritari: da tempo sollecitiamo ad ogni tavolo un’azione forte da parte della Regione e degli enti locali.
Va tuttavia fatta un’operazione di chiarezza, perché risultati dell’Abruzzo sono la conseguenza anche di un sistema di rilevamento che non è standardizzato fra le Regioni e che rischia di lanciare messaggi sbagliati». Lo affermano Giuseppe Susi, presidente regionale della Fiba-Confesercenti, ed il direttore Enzo Giammarino, in riferimento ai dati diffusi dal Forum dell’acqua sullo stato di salute del mare abruzzese.
«Basta fare una semplice ricerca sul web – sottolineano Susi e Giammarino – per verificare che in Abruzzo i punti di prelievo sono stati fissati a ridosso delle foci, mentre in altre regioni i prelievi vengono effettuati a debita distanza dai fiumi.
In questa differenza strutturale c’è una prima, sostanziale risposta all’eccessivo contrasto dei dati fra l’Abruzzo e le altre regioni.
Anche all’interno del sistema di rilevamento abruzzese ci sono distonie che penalizzano interi territori, in quanto la distanza dei punti di prelievo dalle foci dei fiumi è diversa fra Comuni ed all’interno dello stesso Comune.
Questa considerazione – precisano Susi e Giammarino – nulla toglie all’indispensabile azione di risanamento dei fiumi: la Confesercenti sosterrà, come ha sempre fatto, le battaglie per la tutela dell’ambiente.
Restiamo tuttavia un po’ stupiti dal clamore suscitato dai medesimi dati comunicati con clamore nel 2014.
Facciano ugualmente nostra, comunque, la richiesta di un intervento rapido e decisivo per risanare i fiumi, standardizzarne monitoraggio e prelievi e dare così ad un numero maggiore di turisti la possibilità di scegliere le spiagge abruzzesi».