Tar, Chiodi e Paolucci sui costi della sanità privata

gianni-chiodiIl Tar boccia i tagli imposti alle cliniche private dal commissario Gino Redigolo e mette in discussione il piano di riduzione del deficit sanitario abruzzese per le prestazioni riabilitative e la specialistica esterna garantite dalla rete privata nel 2008.

Le sentenze sono due, la prima accoglie il ricorso presentato dalle case di cura Pierangeli, Spatocco, Di Lorenzo, Villa Serena, dello studio radiologico Colalè e dell’associazione Opera Santa Maria della (Fondazione Gemelli di Roma). Mentre la seconda dei gruppi sanitari Welness, Sanex, Anesis, Nova Salus e Mediasalus. La sentenza del Tar potrebbe disegnare nuovi scenari alla luce di quanto stabilito dai giudizi amministrativi per i trattamenti riabilitativi e di medicina specialòistica effettuati in strutture private. In pratica non si potranno operare tagli indiscriminati e unilaterali, specie per prestazioni già erogate”.

Approvato il tetto di spesa per il 2010. Il Commissario Gianni Chiodi, l’assessore alla Sanità, Lanfranco Venturoni e i subcommissari Baraldi e Rossini hanno predisposto per le strutture ospedaliere private il tetto di prestazioni necessarie per soddisfare i fabbisogni di salute 2010 dei residenti in regione, complementari ai budget delle Asl. Il tetto complessivamente fissato, attribuito alla varie branche assistenziali a seguito di un processo qualificazione delle prestazioni, è pari a circa 199 milioni di euro. Restano invece ancora da definire i tetti di spesa annuali per le prestazioni di specialistica ambulatoriale (per queste ultime è stato stabilito un tetto di spesa provvisorio per il primo semestre) e per la psico-riabilitazione che verranno quantificati nei prossimi giorni. “E’ la prima volta in assoluto – ha sottolineato il Commissario Chiodi – che viene soddisfatta con tempestività la legittima richiesta degli imprenditori sanitari privati di vedersi definire il tetto di spesa entro il quale debbono e possono operare durante l’anno. Negli anni precedenti, invece, il tetto di spesa veniva indicato addirittura ad ottobre precludendo, di fatto, ogni possibilità di corretta gestione delle risorse”. Il tetto di spesa è stato costruito, nel rispetto dei vincoli imposti dal Ministero dell’Economia, sulla base dei fabbisogni di ricovero e la qualità delle prestazioni. Obiettivi che tutte le Regioni devono perseguire per fare in modo che le risorse vengano spese per attività necessarie. Il Commissario Chiodi ha, inoltre, espresso “la volontà della Regione di aprire un capitolo nuovo nella programmazione sanitaria a cui devono concorrere sia le strutture pubbliche che quelle private. Un rapporto improntato certamente alla fiducia ma caratterizzato anche da regole garantite da rapporti corretti”. Da qui l’esigenza di istituire Nuclei di Controllo regionali che avranno il compito di verificare il rispetto delle regole e premiare le strutture più virtuose. “Questo approccio – ha proseguito il Commissario Chiodi – è l’unico possibile per fondare un sistema sanitario non solo efficiente ma anche equo”. Il Commissario Chiodi si dice, al tempo stesso, “convinto che gli imprenditori di questo delicato comparto abbiano compreso appieno lo sforzo e l’impegno della Regione nel voler chiudere una pagina nera per la sanità dell’Abruzzo”. Inoltre, ieri sono stati consegnati i tetti di spesa a tutti gli altri erogatori privati: Residenze sanitarie e strutture di riabilitazione ex articolo 26 che contribuiscono attivamente a fornire risposte assistenziali ai cittadini abruzzesi. “Anche a loro – ha sottolineato il Commissario – è stata ribadita la ferma volontà di stabilire un tetto certo di prestazioni e di spesa per il 2010 nel rispetto dei fabbisogni e delle regole che le leggi ci impongono. L’obiettivo da condividere tutti insieme – ha concluso – è, infatti, quello di riprogettare il sistema sanitario secondo criteri di razionalità e qualità che permettano di far tornare gradualmente la situazione alla normalità.paolucci-med

Paolucci (PD) commenta la sentenza del Tar. “Siamo abituati a rispettare le sentenze della magistratura, e prendiamo atto del fatto che il Tar Abruzzo, in controtendenza rispetto ad altre sentenze a partire da quelle emesse nel Lazio, riconosce alle cliniche private un potere di veto sulle scelte pubbliche”. Lo ha affermato Silvio Paolucci, segretario regionale del Pd abruzzese.
“La Regione ha il dovere istituzionale di regolare i costi della sanità” ha spiegato Paolucci, “e la concertazione è un valore irrinunciabile per il Pd. Ma riconoscere ad una delle parti un potere di veto, tanto da dichiarare illegittimi i provvedimenti privi del parere favorevole di una parte in causa, equivale a bocciare ogni possibilità di risparmiare sulla spesa sanitaria. Se la nuova convenzione fra Regione e cliniche private continua a essere respinta dalle cliniche, vuol dire che la Regione non ha il potere di programmare, e che i cittadini devono solo continuare a pagare. A questo punto chiediamo al presidente-commissario Chiodi cosa abbia intenzione di fare” ha concluso Paolucci “visto che da oltre un anno è immobile e ha già bruciato più di un quinto del mandato senza scrivere una sola riga di riforma della sanità”.

 

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