L’Aquila. In un comunicato stampa il Movimento Cinque Stelle Abruzzo ricorda di “aver presentato ad ottobre 2015 una proposta di legge, che vede come primo firmatario Domenico Pettinari, per la tutela delle famiglie con a carico un malato oncologico.
La sanità regionale è commissariata, è vero, ma con uno studio delle carte ed un passaggio di fondi dalla sanità alle politiche sociali il M5S ha trovato una soluzione per dare assistenza a chi deve spostarsi per eseguire delle cure mediche specifiche per malattie oncologiche.
Il Consiglio Regionale, evidentemente, non ritiene tale proposta di legge una priorità e non la discute neanche commissione. Ma quando un malato oncologico, come abbiamo appreso dalla stampa, interroga per strada l’Assessore Paolucci chiedendo spiegazioni sulla mancata assistenza da parte della Regione, si usa l’alibi del commissariamento e della mancanza di fondi”.
“Non si può omettere davanti a situazioni così gravi la realtà dei fatti” spiega il Consigliere Regionale Domenico Pettinari” la possibilità di aiutare le persone che vivono un disagio economico a causa delle cure oncologiche c’è, la legge è depositata in Regione da mesi.
Come si fa a guardare negli occhi una persona e far finta che la possibilità di aiutarla non esiste ? Prima di giustificarsi con i cittadini e celarsi dietro l’alibi dei fondi, la Regione ha il dovere di provare ogni strada per garantire una vita dignitosa a chi vive momenti così drammatici”.
Nella legge proposta da Domenico Pettinari ci sono dei concreti aiuti economici sottoforma di rimborsi spese per gli spostamenti ed i soggiorni effettuati per eseguire le cure. La legge M5S, va a colmare il buco lasciato dalla legge del 21 maggio 2014, non entrata in vigore perché impugnata dalla corte costituzionale a causa della scadenza di mandato.
La Proposta di Pettinari pone la norma in carico alle politiche sociali proprio per evitare che venga bloccata da eventuali impugnamenti per via del commissariamento. Nella distribuzione dei rimborsi si darà priorità ai redditi bassi per salire ai più alti, fino alla fine dei fondi a disposizione, poiché la salute è un diritto di tutti.