Roma. Non si è tenuto il tavolo di confronto presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico con la Mercatone Uno. La proprietà aveva già preannunciato l?’assenza vista la convocazione del consiglio di amministrazione. Un nuovo incontro sarà fissato tra il 13 ed il 18 aprile.
I lavoratori da tutta Italia, si sono comunque recati a Roma (In Abruzzo sono circa 130 i posti a rischio). Insieme a loro c?erano anche il Sindaco di San Giovanni Teatino Luciano Marinucci, il Sindaco di Pineto Robert Verrocchio ed il Vice Presidente della Giunta Regionale Giovanni Lolli.
“I rappresentati istituzionali sono stati ricevuti dal Vice Ministro allo sviluppo economico Claudio De Vincenti. ?Abbiamo espresso tutta la nostra preoccupazione ?- ha dichiarato il Sindaco Luciano Marinucci ?- oltre alla solidarietà e la vicinanza verso i lavoratori abbiamo lanciato l?allarme sull?impatto che una crisi occupazionale ha su un territorio; famiglie in difficoltà che vedono improvvisamente venir meno il potere di spesa, un danno per l?intera comunità. Abbiamo inviato alla proprietà della Mercatone Uno la registrazione dell?intero consiglio comunale congiunto che si è tenuto a Pineto, in modo che sentano chiaramente le nostre ragioni. E? inaccettabile il loro silenzio, la loro carenza di informazioni verso i lavoratori, la mancanza di chiarezza verso chi con professionalità ha profuso il massimo dell?impegno e che sotto le festività pasquali non ha notizie certe sul futuro lavorativo”?.
“Abbiamo espresso al viceministro tutta la nostra preoccupazione”, ha dichiarato il sindaco Robert Verrocchio. La vertenza coinvolge circa 3800 dipendenti di tutti i punti vendita italiani della Mercatone Uno. Circa 130 i posti di lavoro a rischio nella nostra regione, di cui quasi cento solo a Pineto, contando i dipendenti e i lavoratori dell’indotto. “Abbiamo ovviamente anche parlato del consiglio comunale straordinario che si è svolto a Pineto lunedì¬ – ha proseguito il sindaco Verrocchio – e abbiamo messo in chiaro che come Amministrazione non permetteremo che quell’area possa mutare di destinazione d’uso nei prossimi dieci anni se non ci sarà una chiara difesa dei livelli di occupazione”. Il viceministro ha ascoltato con attenzione le istanze presentate, e si è impegnato a riconvocare al più presto un nuovo tavolo di confronto tra proprietà e sindacati. Un tavolo era in programma questa mattina, ma l’incontro era stato disdetto lunedì- pomeriggio su richiesta della Mercatone Uno, suscitando grande preoccupazione da parte dei sindacati.
“Ovviamente saremo di nuovo a Roma quando il tavolo di confronto sarà riconvocato, perché vogliamo portare all’attenzione di chi di dovere tutto ciò che non capiamo di questa vicenda – ha aggiunto il sindaco di Pineto – Il nostro punto vendita risulta uno di quelli più profittevoli a livello nazionale, si trova ben collegato e all’interno di un grande bacino d’utenza. Noi non capiamo il perché della volontà di chiusura, e faremo sentire le nostre ragioni ovunque sarà possibile”.
“La mia presenza a Roma sotto il Ministero dello Sviluppo Economico alla manifestazione delle lavoratrici del gruppo Mercatone Uno, ha voluto testimoniare l’impegno delle Istituzioni in questa delicata vertenza sindacale che coinvolge in Abruzzo 140 lavoratori dipendenti dei punti vendita di Pineto, Sambuceto e Colonnella e altre decine nelle attività indotte. Non è accettabile il rifiuto al confronto con le Organizzazioni Sindacali da parte della Proprietà che non ha partecipato all’incontro di Roma. E’ ora di scoprire le carte e di capire se Mercatone Uno crede ancora in un patrimonio commerciale che da lavoro in Italia a 3.700 lavoratrici e lavoratori. Solleciteremo la convocazione subito dopo Pasqua dell’incontro tra Mercatone Uno e Sindacati per fare chiarezza, salvare i posti di lavoro e tutelare il reddito anche attraverso opportune forme di ammortizzatori sociali”, ha aggiunto Gianni Melilla, deputato SEL