Il Servizio Gestione Rifiuti regionale ha elaborato il “Rapporto sulle attività di smaltimento dei Rifiuti Urbani – 2009“, una relazione che riporta lo stato delle attività di smaltimento dei rifiuti urbani nella Regione e le prospettive future.
“La Regione Abruzzo” ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente Daniela Stati “è interessata ormai da alcuni anni da situazioni di criticità che, in alcuni territori provinciali, non sono sfociati in emergenza ambientale solo grazie ad interventi tampone, rappresentati dall’utilizzo di impianti di smaltimento ubicati in altre aree provinciali (Chieti e Pescara) ed extraregionali (Isernia – Molise). La situazione regionale richiede la massima attenzione ed impegno straordinario da parte di tutti gli attori del sistema rappresentati dagli Enti locali e dai Consorzi comprensoriali rifiuti, a cui competono l’attuazione della programmazione esistente a livello regionale (Piano Regionale Rifiuti) e a livello provinciale (Piano Provinciale Rifiuti)”.
L’obiettivo è quello di garantire la continuità delle attività di smaltimento dei rifiuti urbani e l’uscita definitiva dalle attuali situazioni di criticità. Come spiega ancora la Stati, alla Regione spetta il compito di approvare ai sensi di legge le proposte progettuali presentate dai soggetti territoriali.
La priorità è data alle attività di prevenzione, di riduzione della produzione dei rifiuti, di preparazione al riuso e di riciclaggio e recupero energetico. “Ma è anche necessario” continua l’assessore “da parte delle Autorità preposte ai vari livelli, prendere urgenti e definitive decisioni, che non sono più rinviabili”.
Il Rapporto delinea alcune proposte concrete. Se non si realizzeranno nuovi impianti di smaltimento, si prevede la saturazione degli impianti esistenti entro il 2010 – 2011.
Il rapporto evidenzia, inoltre, la necessità di ripristinare l’autosufficienza regionale per i servizi di smaltimento dei rifiuti urbani, anche su base di Ambito Territoriale Ottimale. A questo proposito sono state avviate le procedure amministrative per il commissariamento degli enti locali.
“E’ necessario” ha dichiarato Daniela Stati “che si semplifichi il sistema gestionale dei rifiuti urbani nella nostra Regione, costituito attualmente da 14 Consorzi, alcuni dei quali hanno dimostrato molta inefficienza e passare a soli 4 ATO. Un ulteriore passo è un maggior raccordo con le Province, con le quali c’è da parte mia massima collaborazione. Chiedo però a loro una maggiore incisività nei confronti dei Comuni e dei Consorzi comprensoriali sull’attivazione di tutte le azioni obbligatorie e necessarie per diminuire i quantitativi di rifiuti urbani conferiti in discarica, nonché una verifica dello stato delle proprie competenze in materia di promozione, controlli ed anche sanzioni nei confronti degli Enti inadempienti, soprattutto in riferimento alla mancata attivazione di servizi di Raccolta Differenziata previsti dalla legge regionale. Ritengo infine fondamentale modificare l’impianto normativo della L.R. 45/07 sulla gestione integrata dei rifiuti e per questo c’è già una proposta di Disegno di Legge regionale, che sarà sottoposto a consultazione entro i primi di febbraio in un tavolo di concertazione istituzionale”.
Il Disegno di legge regionale prevede la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti con il ricorso anche al recupero energetico dei rifiuti non altrimenti riciclabili, attraverso l’uso delle migliori tecnologie, rafforzando nello stesso tempo tutte le attività di riciclaggio di materia attraverso la diffusione dei servizi di raccolta differenziata domiciliari. “Un sistema più efficiente” ha concluso l’assessore “in linea con le migliori esperienze europee”.
Marina Serra