Pescara. “Se fino a oggi abbiamo più volte evidenziato e reso pubbliche ‘sveltine’ (o per meglio dire un modo disinvolto, per usare un eufemismo!) di questo Governo regionale ora siamo di fronte ad una vera e propria ‘porcata’”.
E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo che spiega: “Infatti se le domande spontanee ad una prima lettura rispetto alla Delibera di Giunta Regionale numero 168 sono più di una, quali solo i criteri utilizzati per la scelta di destinare quasi 5 milioni di euro per la rete viaria abruzzese scegliendo solo 123 Comuni dei 305 complessivi? Ci sono amministrazioni di seria A e amministrazioni di serie B? Come facevano i Sindaci a sapere di dover presentare la richiesta alla Regione? Entro quale termine? Perché non si è tenuto conto dei chilometri comunali e quindi a tutti 40 mila euro? E si potrebbe continuare anche con ‘legittime insinuazioni’ sulla mancata trasparenza o ancor peggio sul discutibile metodo di distribuzione di ‘marchette’. La cosa che più ci inorridisce è che questa delibera di circa 5 milioni di euro è stata adottata senza il parere del servizio Bilancio, che è obbligatorio per rendere esecutivo l’atto. Una delibera di ben 5 milioni di euro che coinvolge ben (e solo!) 123 amministrazioni comunali che non ha il visto contabile e che ad oggi non è esecutiva e non può essere pubblicata sul Burat”.
“Nell’atto dell’esecutivo regionale – evidenzia Febbo – si individua il capitolo 172334 che riporta risorse per competenza (cioè quelle che si possono impegnare e quindi spendere) in misura notevolmente inferiore e comunque vincolate al capitolo di entrata 23174 da trasferimento statale (che al momento non c’è), quindi non c’è copertura finanziaria e allora ci chiediamo: come si copre la spesa? ‘Si farà fronte con economie vincolate’ (testuale). Ma fino a qualche mese fa non avevate detto e sbandierato che c’è un disavanzo di 450 milioni di euro (nascosto da Chiodi, sic!!!) che bisogna assolutamente coprire proprio con le economie vincolate? E che la Corte dei Conti ha censurato i conti regionali perché non c’è certezza delle risorse vincolate perché non ancora approvati i conti consuntivi? Non avevate dichiarato che i fondi vincolati, peraltro ancora da riaccertare, sono destinati a coprire il disavanzo e comunque nel rispetto dell’articolo 81 della Costituzione non possono essere utilizzati se non c’è approvazione dell’ultimo consuntivo?”.
“Non c’è il parere obbligatorio del servizio Bilancio, non c’è copertura sui fondi di competenza, non possono utilizzare economie vincolate e approvano lo stesso la Delibera: siamo di fronte a una “porcata” vera e propria!! Su questo atto deliberativo, di cui in primis si chiede la revoca, chiaramente chiederò e pretenderò parere sia al servizio Bilancio sia al Collegio dei Revisori. Intanto – conclude Febbo – i 123 Comuni non iscrivano in Bilancio entrate regionali tutt’altro che certe, si tratta solo di una “porcata propagandistica”.