L’Aquila. Nell’assessorato all’Ambiente e Territorio della Regione Abruzzo la situazione sarebbe “drammatica”. La denuncia è contenuta in una nota di Confindustria Abruzzo secondo la quale siamo di fronte a “Un settore che attraversa un periodo di forte difficoltà che comporta gravi ritardi e ripercussioni intollerabili su tutto il comparto economico e sociale che ruota intorno alle funzioni che tale istituzione dovrebbe svolgere”.
Confindustra afferma che “Sono letteralmente bloccati i pagamenti alle imprese, richieste di autorizzazioni e modifiche ad impianti industriali e trattamento rifiuti, spedizioni transfrontaliere, e l’elenco potrebbe continuare all’infinito. Inoltre, nonostante i fondi disponibili per la bonifica delle discariche, non viene data attuazione agli atti (stipula, convenzioni, conferenze dei servizi ed approvazione progetti) per consentire il concreto avvio dei lavori, e nel frattempo si continua a pagare un’infrazione comunitaria pari ad 200.000 euro a semestre, per ogni discarica non bonificata.
Tale contesto si è verificato soprattutto perchè a fine 2014 sono scaduti i contratti per il personale a tempo determinato e non è stata garantita una continuità. Adesso si parla di un concorso in atto per integrare le varie figure necessarie, ma si prefigurano comunque tempi molto lunghi che sarebbero insostenibili”.
Confindustria Abruzzo “richiede, pertanto, una immediata azione per risolvere la gravissima disfunzione in atto, anche con misure straordinarie, affinchè si possa ristabilire la normale operatività nel più breve tempo possibile”.