L’Aquila. L’Abruzzo avrà una fotografia fedele della consistenza e dello stato degli impianti sportivi su tutto il territorio. È il senso del protocollo d’intesa che stamane il Coni Servizi, rappresentato dal suo Ad Alberto Miglietta, e la Regione Abruzzo con l’assessore all’Impiantistica sportiva, Donato Di Matteo, hanno sottoscritto alla presenza dei rappresentanti di alcune associazioni sportive e di amministratori locali.
Il Coni Servizi farà un censimento di tutti gli impianti sportivi, pubblici e privati, presenti in regione. E lo farà attraverso un innovativo software che scatterà una fotografia sulle caratteristiche tecniche del singolo impianto, indicando poi per ognuna delle strutture monitorate le possibilità di utilizzo nelle singole discipline sportive.
“Si tratta – ha detto l’assessore Di Matteo – un progetto importante e innovativo che apre una nuova stagione per l’impiantistica sportiva sul territorio. Con il monitoraggio annuale sugli impianti, Comuni e Regione potranno capire su quali impianti è necessario intervenire evitando in questo modo dispersione di risorse a vantaggio dei servizi sul territorio”.
Ma l’assessore Di Matteo ha anche voluto mettere l’accento sulle nuove prospettive che si aprono per alcuni territori. “Conoscere la presenza o meno di alcuni impianti su determinati territori regionali – spiega l’assessore all’Impiantistica sportiva – permette ai Comuni di presentare un’offerta sportiva omogenea sul territorio di riferimento in modo da evitare la realizzazione di impianti doppione e riequilibrare l’attuale situazione di squilibro che esiste tra la costa e le aree interne e montane della regione”.
Il progetto del Coni Servizi, finanziato in parte con fondi della Presidenza del Consiglio dei ministri, è già partito in quattro regioni e avrà una durata da 6 a 12 mesi. Lo stesso assessore Di Matteo ha preannunciato che la Regione nei prossimi giorni predisporrà un intervento finanziario in materia d’impiantistica e sui fondi Fas da utilizzare per strutture sportive, fondi finora poco utilizzati perché si richiede la compartecipazione del comune almeno al 50% del finanziamento, ha invitato gli investitori privati “a forme di collaborazione con i comuni” in modo da “permettere agli enti locali di pensare una programmazione che riguardi l’impiantistica sportiva