Bruzelles.”In Abruzzo abbiamo tre pilastri da realizzare: le priorità strategiche e programmatiche, la difesa del mare blu che significa irrobustire la presenza turistica, poi realizzare una grande vertenza per
quanto riguarda la connettività infrastrutturale, perchè c’è un problema di velocità e comodità negli spostamenti”.
All’agenzia Dire Luciano D’Alfonso, governatore dell’Abruzzo, fa il punto sulla situazione della sua regione a margine dei lavori per l’assemblea del Comitato delle Regioni riunita a Bruxelles. “La strategia adriatico-ionica- spiega il presidente- prevede che i territori superino le differenze di confini nazionali organizzando una nuova conformazione degli spazi, tenendo conto che l’Europa rispetto al 1900 oggi sta conoscendo una fase di evoluzione”. All’interno del sistema delle macroregioni, aggiunge D’Alfonso, “ci devono essere formazione e spostamenti coerenti e procedure allineate”. L’esempio e’ “sull’attrattiva turistica, sui cui l’Abruzzo è molto impegnato anche riconoscendo l’ottimo lavoro fatto dalle Marche con il presidente Spacca”.
Ecco perchè assume importanza “il ruolo che svolgerò qui nel Comitato delle regioni”, perchè serve proprio a legare insieme il cammino dei territori con le innovazioni e le best practice che si possono rilevare a Bruxelles da parte dei territori già organizzati, penso ad esempio alla regione del Danubio, o quella del Baltico”. Per “questo dobbiamo arrivare presto a strutturare sul piano istituzionale oltre che sul piano dei progetti e dei programmi”.
Il futuro dell’Abruzzo, secondo D’Alfonso, si gioca su due campi: “la velocità dei collegamenti e delle pratiche destinate alla vita delle imprese, raggiungendo una flessibilità della Pa.
E poi- conclude- dovremo farci riconoscere anche per una formidabile stagione di ‘Erasmus’ regionali”.