Teramo. Negli ultimi 80 giorni, dal 18 ottobre al 7 gennaio, si sono svolti in Abruzzo ben quattro convegni dedicati al tema della strategia Rifiuti Zero.
Due, a L’Aquila e a Montorio al Vomano, alla presenza di Rossano Ercolini, Presidente di Zero Waste Europe e vincitore del Goldman Environment Prize, praticamente un Nobel per l’ambiente consegnatogli di recente direttamente dal Presidente Obama, nonché autore del libro “Non bruciamo il futuro” che, da quando pubblicato, lui non si stanca di presentare in giro per l’Italia per promuovere le buone pratiche rifiuti zero e contrastare l’incenerimento dei rifiuti e due, a Teramo e a Giulianova, con la partecipazione di Massimo Piras Presidente di Zero Waste Lazio (nel secondo caso solo telefonico), primo firmatario della Legge di Iniziativa popolare Rifiuti Zero, sostenuta da 80.000 firme ed ora all’attenzione del Parlamento per la relativa istruttoria, nonché promotore di una petizione per impedire l’uso del CSS, combustibile solido secondario estratto dai rifiuti da bruciare nei cementifici e nelle centrali termoelettriche.
“Ben quattro convegni che hanno visto amministrazioni pubbliche, in particolare di Montorio al Vomano e Giulianova, sostenere la bontà della strategia Rifiuti Zero, non solo nelle dichiarazioni, ma attraverso adesioni istituzionali alla stessa nonché attivazione delle relative pratiche gestionali. Convegni che hanno visto più di un relatore spendersi, con articolare motivazioni, sui rischi derivanti dall’incenerimento dei rifiuti, tra l’altro mai definito ‘valorizzazione’ nei regolamenti emanati dalla UE a differenza di quanto avviene nel nostro Paese, e altri sostenere la bontà dei processi di recupero di materia, in primis il compostaggio domestico, e complessivamente di prevenzione con azioni di riuso, recupero, riciclo e restyling dei prodotti da parte del mercato produttivo. Ma ci sono stati anche interventi che hanno raccontato di percorsi didattici virtuosi nelle scuole, con sperimentazioni nel campo delle pratiche sostenibili e dell’innovazione”.
Lo hanno spiegato Giancarlo Odoardi Presidente Ecoistituto Abruzzo e Luciana Del Grande Presidente Zero Waste Teramo, ricordando che “la Strategia Rifiuti Zero, adottata da oltre 200 comuni italiani, non ultimo Roma, non contempla in nessun caso l’opzione ‘incenerimento’, ma anzi sostiene la prevenzione della produzione dei rifiuti, il massimo recupero di materia con interventi di restyling dei prodotti oggi non recuperabili, ovvero una loro riprogettazione, a sostegno di una economia circolare delle merci, questa si assolutamente sostenuta dall’Unione Europea”.