Pescara (3-4-3): Sorrentino; Ingrosso, Drudi, Veroli; Zappella, Memushaj, Pompetti, Nzita; Chiarella, Rauti, D’Ursi. A disposizione: Iacobucci, Radaelli, Illanes, Frascatore, Cancellotti, Rasi, Diambo, Rizzo, Valdifiori, Clemenza, De Marchi, Ferrari. Allenatore: Auteri.
Luccese (4-3-1-2): Coletta; Corsinelli, Bachini, Bellich, Nannini; Visconti, Minala, Frigerio; Belloni; Semprini, Fedato. A disposizione: Cucchietti, Plai, Dumbravanu, Yakubiv, Quirini, Bensaja, Lovisa, Brandi, Gibilterra, Schimmenti, Nanni, Babbi. Allenatore: Pagliuca.
Arbitro: Sfira di Pordenone
Partita da dentro o fuori per Auteri, che affronta la Lucchese all’Adriatico con Chiarella Rauti e D’Ursi in attacco, e Veroli titolare. I toscani, pari in classifica, rispondono con Semprini e Fedato e Belloni alle loro spalle.
Proprio Chiarella, già al primo minuto, si guadagna un corner in uno contro uno, e proprio Veroli, sugli sviluppi, conclude a botta sicura dal limite piccolo ma trova la prontezza di Coletta che respinge con i piedi. Preludio al nulla: il primo tempo non vede emozione alcuna e si chiude tra i fischi dell’Adriatico.
Auteri cerca la svolta rientrando in campo con Ferrari al posto di Rauti. La ripresa sembra partire con lo stesso piglio. Al 51’ l’arbitro Sfira fischia un rigore al Pescara per fallo su Ferrari, ma dopo pochi istanti ci ripensa e giudica falloso l’intervento dello stesso argentino biancazzurro. Anche Pagliuca cerca la scossa e inserisce Nanni e Picchi, mentre Auteri chiama in causa anche Rizzo al 56’, e dopo pochi secondi la prima occasione pescarese: traversone di Zappella, tuffo di Ferrari che incorna in area piccola e sfiora la rete. Dentro anche Clemenza per l’ultima mezzora, e il Delfino-diesel sembra arrivare ai giri giusti. La Lucchese c’è solo in contropiede, ma stenta sempre negli ultimi 15 metri e la difesa abruzzese fa bella figura. Dentro anche De Marchi nel finale: Auteri si gioca il tutto per tutto in attacco per salvare la panchina, ma la squadra non reagisce. Nel recupero, Drudi regala palla a Babbi e poi lo atterra per recuperare: fallo da ultimo uomo ed espulsione per il difensore. L’ultimo atto di una partita senza senso, che finisce persino in rissa.
E molto probabilmente anche l’ultimo atto di Auteri alla guida del Pescara: la piazza, ora, aspetta solo l’ufficialità dell’esonero.