Pescara (4-3-2-1): Fiorill; Bellanova, Sorensen, Scognamiglio, Masciangelo; Dessena, Busellato, Maistro (62’ Machin); Galano (77’ Ceter), Capone (77’ Volta), Odgaard (93′ Giannetti). In panchina: Radaelli, Alastra, Valdifiori, Riccardi, Fernandes, Omeonga, Nzita, Vokic. Allenatore: Gianluca Grassadonia
Pisa (4-3-1-2): Gori; Belli (56’ Birindelli), De Vitis (46’ Caracciolo), Benedetti, Beghetto; Quaini, Gucher, Mazzitelli; Marsura, Marconi, Palombi (56 Vido). In panchina: Perilli, Loria, Pisano (83’ Gucher), Caracciolo, Meroni, Marin, Sibilli, Lisi, Masetti, Andreano. Allenatore: Luca D’Angelo
Reti: 40’ Galano, 90′ Machin, 92′ Marconi, 96′ Busellato
Arbitro: Fabrizio Pasqua di Tivoli (Muto-Avalos/Amabile)
Ammoniti: De Vitis, Masciangelo, Benedetti, Sibilli, Ceter
Vincere o retrocedere: nell’anticipo prepasquale, il Pescara ospita il Pisa per giocarsi l’ultima chance di sperare almeno nei play-out: Grassadonia si sbilancia in avanti con Capone, Galano e Odgaard. Il Pisa naviga a metà classifica e il pescarese D’Angelo vuole continuare a salire: si schiera con Marsura salle spalle di Marconi e Palombi.
Fase di studio reciproco nel primo quarto d’ora, poi Mazzitelli riesce, nel mucchio su corner, a girare sul primo palo, Fiorillo però allunga una zampa felina e smanaccia sul fondo. Il Pescara soffre ma si sveglia al 28’: verticale di Galano sulla sinistra per l’ingresso di Odgaard: il danese si insinua bene sul filo dell’offside e angola il destro verso il secondo palo ma il diagonale chirurgico sfila di poco sul fondo. I biancazzurri si rifanno sotto al 36’ con una doppia ondata, ma si il tiro di Galano che di Bellanova vengono respinti in tackle. Guadagna convinzione la squadra di Grassadonia e aumenta i giro: al 39’ un buon giropalla porta Busellato a cercare il pallonetto da fuori e manca la traversa di un metro. Il coraggio premia e al 40’ Odgaard scappa con la forza sulla destra alla marcatura di Benedetti, punta la porta, attira a sé portiere e difensori per servire al centro il rimorchio di Galano, che la mette dentro a botta sicura. 1-0 prima dell’intervallo.
D’Angelo torna subito in campo con Caracciolo per De Vitiss, Grassadonia aspetta il 60’ per inserire Machine e al 64’ il guineano si divora il vantaggio: contropiede di Capone che ha campo libero ma aspetta Machin che, a sua volta, aspetta troppo a tirare, cerca l’angolino a giro ma allarga troppo il mancino. Due minuti dopo ci riprova da fuori e sbaglia ancora di poco. Il Delfino insiste e al 74’ Capone si infrange su Gori: grande giocata di Odgaard che allarga per Capone ma il suo tiro a giro viene comunque sventato dal portiere toscano. Il Pisa, al suo solito, cambia marcia negli ultimi 10 minuti ma il Pescara risponde bene e Ceter, entrato per Galano, manovra per Odgaard che piazza a Busellato il tiro del 2-0: Gori sventa ancora sotto la traversa. Solo questione di minuti: Machin, al 90′, spara una mina dalla lunetta che Gori non può prendere. 2-0. Non è finita, il Pisa guadagna un corner, la palla rimpalla in area e Marconi riesce a spingerla in rete. 2-1. Il toscani si dannano l’anima negli ultimi minuti di recupero, si scopre e concede il fianco al contropiede che porta Busellato al 3-1.
Prova d’orgoglio per i biancazzurri – con Odgaard in grande spolvero – che, nonostante il brivido finale, riaccendono le speranze. Lunedì già in campo, a Pasquetta, contro il Monza: sarà un’altra gara decisiva.