Venezia (4-3-1-2): Lezzerini; Lakicevic, Modolo, Ceccaroni, Marino (62’ Monachello); Fiordilino, Vacca (62’ Fiordaliso), Maleh (53’ Caligara); Capello (46’ Firenze); Montalto (70’ Zuculini), Longo. In panchina: Pomini, Bertinato, Cremonesi, Riccardi, Suciu, Rossi, Zigoni. Allenatore: Alessio Dionisi
Pescara (4-3-3): Fiorillo; Zappa, Scognamiglio, Bettella, Del Grosso; Busellato (46’ Kastanos), Palmiero (46’ Balzano), Memushaj; Galano, Maniero, Pucciarelli (53’ Clemenza). In panchina: Alastra, Farelli, Elizalde, Drudi, Masciangelo, Crecco, Bruno, Borrelli, Bocic, Belloni. Allenatore: Andrea Sottil
Reti: 48’ Firenze, 76’ Zappa
Arbitro: Luca Massimi di Terni (Avalos-Dei Giudici/Sozza)
Espulsi: Galano, Caligara
Ammoniti: Montalto, Maleh, Maniero, Pucciarelli, Modolo, Caligara, Fiordilino
Vero e proprio scontro salvezza per il Pescara a Venezia: Sottil recupera Scognamiglio, rimette Del Grosso sulla corsia destra e conferma il tridente composto da Maniero, Galano e Pucciarelli. I veneti attaccano con Montalto e Longo, supportati alle spalle da Capello.
Le due squadre non stanno troppo a studiarsi e si fronteggiano da subito a testa alta. Montalto va in rete già al 15’, ma la sua spaccata viene giudicata in fuorigioco. Il Pescara risponde con Zappa al 20’: rasoiata dal limite, la traiettoria è velenosa ma Lezzerini riesce a tuffarsi e salvare l’angolino basso. Agonismo e nervosismo: Galano si scontra con Maleh, interviene anche Montalto e il bomber pescarese gli stampa una manata sul viso, così si becca il rosso. Sottil si ritrova con l’uomo in meno per un’ora e i lagunari prendono ancor più entusiasmo: Maleh, al 31’, semina chiunque penetrando dalla sinistra dell’area e arriva al tiro sottoporta, ma Fiorillo gli si tuffa tra i piedi come un forsennato e riesce a respingere la conclusione. Padroni di casa pericolosi nuovamente al 44’: su corner, Marino cerca il mezzo di tacca in salto dal dischetto, approfittando della marcatura assente, ma la svirgola alta sopra la testa di Fiorillo. Così il primo tempo finisce senza reti.
Kastanos e Balzano le mosse a inizio ripresa di Sottil, ma la superiorità numerica continua a farsi sentire e il Venezia va in vantaggio dopo 3’ minuti con la contromossa di Dionisi: Firenze, appena entrato per Capello, svetta di testa sul traversone di Lakicevic e insacca l’1-0. Sempre di testa, al 54’, incorna in avvitamento Modolo dal limite piccolo, ma Fiorillo fa buona guardia su corner. I numeri tornano in parità al 67’, quando Caligara si prende ingenuamente un secondo giallo e Massimi lo espelle. I delfini riprendo fiducia e Clemenza, al 73’ cerca l’arcobaleno da fuori con il mancino e non si allontana di troppo dall’incrocio dei pali. Il giovane scuola Juve, al 76’, trova e illumina il corridoio sulla destra per Zappa che si insinua tra Modolo e Ceccaroni e, con un diagonale netto e preciso, trova l’1-1. Clemenza, servito a sua volta da Zappa all’88’, mette Maniero in porta con un cross teso che taglia tutta l’area in orizzontale, ma l’attaccante non arriva alla facile deviazione. Rinunciano entrambe le formazioni, negli ultimi minuti, a tentare l’affondo finale, accontentandosi del pari.
Il secondo pareggio consecutivo per Sottil, alla seconda gara sulla panchina del Pescara: una briciola sulla via della salvezza del Delfino.