Pescara. La polemica, sfociata in schermaglia politica, sul bando per l’assunzione di lavoratori precari presso i centri per l’impiego della Provincia, ha trovato sulle nostre pagine anche lo scontro virtuale tra una delle lavoratrici impiegate presso l’Ente e la consigliera provinciale Antonella Allegrino. E’ lei a rispondere alla lettera della precaria: “Nessuno dubita della sua professionalità, ma il bando della Provincia, così com’è, offende la sua e tutte le altre professionalità in gioco”
“Ho letto con grande attenzione e rispetto la lettera della signora Rossana Casasanta, una dei precari selezionati negli ultimi due anni dalla Provincia di Pescara, scritta a seguito delle polemiche legate ai termini del bando che l’Ente ha pubblicato per reperire altro personale per i Centri per l’Impiego. Mi sento innanzitutto di rassicurarla di una cosa, nessuno, né io, né penso gli altri che hanno espresso su quel bando delle ragionevoli perplessità si sono, né si sarebbero mai sognati di fare altrettanto sugli ultimi precari reclutati dalla Provincia di Pescara. Anzi.
Io ho attaccato il bando perché le preclusioni che contiene offendono anche lei: dando punteggi più alti a chi aveva lavorato in Provincia negli ultimi due anni il bando di fatto preclude possibilità concrete a quanti si trovano nella sua situazione pur non avendo avuto contatti con l’Ente o non avendone avuti più e, mi creda, aumentano in modo impressionante. Gente che, come ha di certo fatto anche lei, ha messo a disposizione tempo, competenza e speranze perché da un progetto potesse nascere qualcosa di più concreto. Persone che hanno diritto ad un’opportunità piena, paritaria, trasparente, soprattutto quando è un Ente pubblico ad offrirla.
Conosco bene la situazione dei precari, per averla seguita politicamente e anche personalmente, quando l’Amministrazione Testa ha mancato di stabilizzare 66 persone che si sono ritrovate a vivere il dramma che lei sta vivendo, alcuni anche dopo dieci anni di lavoro, promesse, progetti realizzati e da realizzare con l’atteso contratto a tempo indeterminato, mai arrivato. Con l’associazione Articolo 3 abbiamo inoltre organizzato prese di posizione, convegni, tentativi di concertazione per evitare il peggio, tutti rintracciabili sul sito di Articolo 3, che ha edito persino un libro per raccontare le loro storie e destinare gli introiti a borse lavoro per i giovani. Con molti di quei lavoratori, costretti a portare davanti ad un giudice le proprie istanze, è anche nato un rapporto di amicizia e collaborazione nella dimensione sociale del mio impegno.
Sono davvero sconcertata nel constatare che la storia di quei lavoratori rischia di ripetersi signora Casasanta, alzo la voce perché quando il sistema non funziona sono le persone a pagare ed è un dovere di chi fa politica intervenire ogni volta che ciò accade. Sono pronta a farmi carico anche delle Sue istanze, nel chiedere a Testa e alla sua Amministrazione una politica efficace su lavoro e disoccupazione, fatta di progetti concreti, capillari, aperti a tutti, ma sul serio, che tengano conto del merito e non siano umilianti per chi crede in quello che fa e si è impegnato al cento per cento.
E’ di questo che io mi sono occupata nelle mie ultime prese di posizione, chiedendo chiarezza sui meccanismi del bando e su cosa l’Ente stesse facendo in tema di politiche del lavoro, perché ci fossero opportunità per tutti. L’ho fatto anche con mozioni e interrogazioni ai diretti interessati che sono state lasciate senza risposta, le assicuro che non ho campagne elettorali da portare avanti, perché non sono candidata. Ed è di questo che intendo continuare ad occuparmi, quando sono stata eletta ho ricevuto un preciso mandato dai cittadini del territorio e se chi amministra non è in grado di leggere le reali esigenze della comunità che rappresenta, è un preciso dovere della politica e di chi la fa occuparsene”.
Antonella Allegrino