Pescara. “La regione, nella persona dell’assessore alla sanità Silvio Paolucci, ha definitivamente abbandonato a se stesso l’ospedale di Penne ed al contempo manda avanti l’indegna manovra di recupero delle indennità di rischio erogata negli ultimi dieci anni ai medici di guardia medica”.
A denunciarlo sono il vice coordinatore regionale di Noi con Salvini, Federico Di Palma, e il responsabile Sanità di Ncs, Sergio Guerri.
“Ponzio Pilato non avrebbe saputo lavarsene meglio le mani – commenta Guerri -: la Corte dei Conti, recentemente ha chiesto lumi alla Regione Abruzzo riguardo la congruità delle indennità di rischio professionale che l’accordo collettivo riconosce ai medici che effettuano il servizio di guardia medica.
La risposta della Regione è stata a dir poco isterica, infatti non solo le indennità sono state immediatamente sospese (e poteva anche starci), ma al contempo è stata avviata la pratica, ancor prima della verifica della correttezza della richiesta della corte dei conti, per il recupero coattivo delle indennità percepite negli ultimi dieci anni”.
“Tutto ciò – aggiunge – da parte di una regione che disattende oltretutto in maniera palese gli obblighi della stessa verso i medici (fornitura dell’auto di sevizio, di locali idonei ecc.). Fa parte anche questa manovra – si chiede Guerri – del meschino tentativo dell’assessore di far quadrare fittiziamente i conti della sanità abruzzese?”.
“Gli ospedali (Penne, Atri, Giulianova, ed Ortona) vengono abbandonati – conclude Di Palma – per correre dietro ai sogni vanagloriosi del governatore Luciano d’Alfonso e adesso si cerca di fare cassa sulla pelle di lavoratori che passano le notti ad assicurare la salvaguardia della nostra salute”.