Abruzzo, bando smaltimento dell’amianto. Febbo: ‘In migliaia attendono invano’

Pescara. “Sapere che fine hanno fatto le risorse, conoscere lo stato di avanzamento e se sono state istruite le domande inoltrate ad agosto 2016 da parte dei cittadini per la concessione di contributi a fondo perduto finalizzati alla rimozione e smaltimento di piccole quantità di amianto poiché non vorrei, come presumo, che anche questo avviso è tutt’ora fermo e bloccato presso gli uffici della Regione Abruzzo dopo un anno dalla sua pubblicazione”.

Questa la richiesta avanzata dal Presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo che sottolinea come “ancora una volta non sappiamo che fine abbia fatto un bando uscito nel 2016. Credo che sia inconcepibile e assurdo che dopo 13 mesi dalla pubblicazione di uno specifico bando ancora non sappiamo i suoi esiti, se vi sono ancora le risorse disponibili, i tempi e se uscirà una graduatoria visto che ci sono cittadini e piccole imprese in attesa di una risposta per poter procedere allo smaltimento del materiale pericoloso.

Ricordo come con Deliberazione di Giunta Regionale n. 453 del 12.07.2016, uscito sul BURA Speciale Ambiente n. 110 del 31 Agosto 2016, – spiega Febbo – è stato pubblicato il bando finalizzato alla riduzione sul territorio regionale di situazioni determinate dalla presenza di amianto che costituiscono un potenziale rischio per la salute pubblica e per questo motivo sono stati aperti i termini (45 giorni) e modalità per poter presentare delle domande e quindi i criteri di erogazione di specifici contributi a fondo perduto per la rimozione e smaltimento di piccole quantità di amianto presso luoghi privati.

Un avviso semplice e lineare che doveva dare risposte certe in tempi altrettanto certi ma anche questa volta abbiamo avuto la dimostrazione di una Regione inefficiente e lenta. Ormai per esperienza – continua il Presidente della Commissione vigilanza – conosciamo i tempi medi, circa 12/15 mesi, di questo esecutivo regionale per aver una risposta se tutto fila per il verso giusto.

Infatti anche in questo caso ad oggi non abbiamo più tracce di quell’avviso e migliaia di cittadini sono ancora in attesa di ricevere quel minimo ma importante contributo al fine di poter eliminare, in maniera rispettosa delle normative vigenti, l’amianto ancora presente presso le abitazioni e luoghi privati.

Pertanto – conclude Febbo – presenterò interpellanza per sapere a che punto si trova l’istruttoria, qualora fosse iniziata, di questo specifico bando. Credo che la Regione veloce di D’Alfonso su questo avviso debba dare nel più breve tempo possibile una risposta chiara e certa a tutti quei cittadini abruzzesi che hanno inoltrato regolare richiesta al fine di poter smaltire l’amianto presente nelle proprie abitazioni”.

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