“Il Protocollo scaturisce dall’esigenza di garantire una corretta gestione dei rifiuti nelle aree portuali, spazi che hanno, sia sul piano urbanistico che economico, un’importanza fondamentale per garantire la qualità ambientale e paesaggistica dei luoghi, nonché la sicurezza del lavoro e la qualità della vita degli addetti alle attività marittime – così l’assessore all’Igiene Urbana Paola Marchegiani – Garantire l’igiene pubblica, la sicurezza e la salute degli operatori marittimi, la tutela ambientale e paesaggistica delle aree portuali è la base, ma l’intesa punta anche a favorire la raccolta differenziata e il corretto smaltimento e recupero dei rifiuti non pericolosi e pericolosi prodotti nell’ambito delle aree portuali, come da disposizioni e obiettivi previsti dal D.lgs. 182/03 e dai Piani di Gestione dei rifiuti approvati e in corso di aggiornamento, in particolare tramite la realizzazione e la corretta gestione delle “Isole del Porto”.
L’accordo prevede lo stanziamento di risorse finalizzate a tali obiettivi, atte inoltre a potenziare la sicurezza delle areee, nonché promuovere una campagna regionale per la sensibilizzazione e comunicazione circa le buone pratiche ambientali e l’organizzazione dei servizi portuali. L’importo complessivo è di 130.000 euro ripartiti fra i vari porti a seconda dell’importanza, accessibilità ad ulteriori risorse e competenze di gestione, Pescara e Ortona avranno 20.000 euro in quanto porti statali. Per l’attuazione dell’accordo è prevista la creazione di un gruppo operativo con la Direzione Marittima Regionale e l’Autorità di sistema, i Comuni e i tecnici. Diversi i ruoli: le istituzioni marittime effettueranno attività di vigilanza e controllo, mentre compito dei Comuni è quello di promuovere tale gestione che di sicuro oltre a mettere in sicurezza le banchine attraverso la corretta gestione dei rifiuti, restituirà al porto maggiore decoro e vivibilità”.