“Sono dispiaciuto che ci sia stata per qualche minuto una prevalenza degli ombrelli sui grandi temi
che abbiamo affrontato, ma dall’altra parte so anche che purché se ne discuta va bene. Credo che la democrazia sia fatta davvero di progetto e anche di polemica. Questa polemichetta che è stata messa in campo, secondo me, ci aiuta ad allungare il pensiero”.
Così il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, a proposito della polemica che si è sollevata sui social network in merito alle donne con gli ombrelli utilizzate per riparare i relatori, oltre allo stesso D’Alfonso anche il ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, dalla
pioggia e dal sole all’iniziativa ‘Fonderia Abruzzo’.
L’evento era una due giorni che si è svolta venerdì e sabato a Sulmona con lo slogan ‘Laboratorio di idee e nuove visioni per il futuro della regione Abruzzo in Europa’. Sta facendo discutere, però, il ‘caso’ di alcune donne, che, scoppiato un temporale, in modo volontario, secondo quanto detto dagli organizzatori, sono salite sul palco con ombrelli per coprire i relatori. Stessa scena che si è poi ripetuta a causa del sole.
D’Alfonso, incalzato dai cronisti sul ‘caso’ ombrelli, ha parlato ironicamente di “quattro ‘soluzioni’ per la prossima volta”, da un “appalto o concorso che preveda in automatico il ricovero da antipatia atmosferica” a una “disponibilità degli ombrelli che non faccia una preferenza di genere o agli ermafroditi, che storicamente non hanno esistenza” fino alla “scelta di una data che sia davvero al riparo sia da pioggia che da sole”.
E ha aggiunto: “Mi dispiace che c’è una minorenne che si è trovata coinvolta in questo gesto automatico di solidarietà. Sto cercando di rintracciare i genitori per capire se hanno interesse ad attivare ricorso”.
Fonderia Abruzzo 2017 è stato l’evento annuale di promozione dei fondi strutturali europei. Tra i partecipanti anche il rapporteur della Commissione Europea Luigi Nigri e il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.
Il ‘caso’ ombrelli ha catalizzato l’attenzione del web con ampie discussioni sul ruolo della donna. Ieri in tarda serata, sulla vicenda sono intervenute con una nota la consigliera di parità della Regione Abruzzo Alessandra Genco e la presidente della Commissione pari opportunità della regione Gemma Andreini secondo le quali “ancora una volta con molta superficialità, si è messo in atto il peggior modello di una cultura patriarcale. Chiediamo con forza, non l’apertura di una sterile polemica, ma
di una seria discussione, un serio confronto a tutti i livelli”.