L’Aquila. “Strana idea di dibattito e confronto quella della maggioranza. Se il Presidente D’Alfonso propina, all’aula disattenta, una filippica di oltre un’ora per dar tempo, probabilmente, alla sua maggioranza di venire in soccorso con i voti necessari all’approvazione bilancio, siamo davanti a quello definito dai fedelissimi un ‘normale confronto’. Ma quando poi tocca alle opposizioni discutere gli emendamenti presentati al bilancio, attuando una modifica del regolamento da loro stessi proposta, si tagliano le gambe al dibattito ghigliottinando tutti gli emendamenti”.
La denuncia arriva dal Movimento 5 Stelle Abruzzo, precisando che “la due giorni di bilancio si conclude con un atto forzoso verso le opposizioni e con il taglia e cuci di un governo di regione spaccato. Tutto questo mentre l’Abruzzo non va avanti e rimane ostaggio di una maggioranza che per due giorni si è resa protagonista di infiniti dibattiti politici, lezioni di morale e attacchi alle opposizioni. Senza nessuna risoluzione ai reali problemi dei cittadini”.
“È destituito di ogni fondamento politico il legame tra l’approvazione del Bilancio e il dibattito interno alla maggioranza”. Così il consigliere del Pd, Camillo D’Alessandro, sulla situazione nel Consiglio regionale dove si vota il Bilancio.
“La vicenda di chiarimento politico non ha intaccato l’iter di approvazione del Bilancio né nei lunghi giorni di lavoro nelle Commissioni né in Consiglio. Ciò che volevamo è che tutte le espressioni della maggioranza votassero il Bilancio e la Finanziaria, che è l’unica cosa che interessa agli abruzzesi. Tutto il resto – prosegue D’Alessandro – fa parte di legittime dinamiche che mai però possono intaccare il funzionamento delle Istituzioni”.
“È dunque destituito di ogni fondamento politico il legame tra l’approvazione del Bilancio, e il dibattito interno alla maggioranza”, conclude il consigliere del Partito Democratico.