Una norma fortemente voluta dai sindaci del cratere, portatori delle esigenze dei territori a rischio di spopolamento. Grande soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio regionale della norma sulle abitazioni d’emergenza, votata ieri, che va incontro alle popolazioni abruzzesi, in particolare nelle province aquilana e teramana, che soffrono gli effetti delle scosse sismiche ancora in atto nel territorio.
“Abbiamo trovato una Regione”, ha commentato Giuseppe D’Alonzo, sindaco di Crognaleto, “che ascolta e che ragiona sulle istanze effettive ed urgenti di una collettività attanagliata dal sisma e che per la quale si chiede di individuare una risposta urgente, una regione che ascolta e legifera, questo è quello che necessita ora agli abruzzesi”.
Sulla stessa linea d’onda anche il sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi. “Si è lavorato di concerto con la commissione presieduta dal Consigliere Pierpaolo Pietrucci”, ha detto il primo cittadino, “per poi portare in Consiglio Regionale una norma necessaria per la nostra gente! non speculazioni, non abusivismi bensì regolamentazioni nel rispetto delle norme accogliendo però un sacrosanto principio, le esigenze reali della cittadinanza”.
Questi manufatti rurali, grandi al massimo 40 mq su lotti non inferiori a 1000mq, aiuteranno a garantire la permanenza nei piccoli centri dell’entroterra, e in tutte quelle realtà soggette all’azione sismica, dove il fenomeno della paura porta all’allontanamento e allo spopolamento dei paesi.